XII.

2005 Parole

XII. Era a pena spiovuto. Il cielo ancora tutto coperto, annunciava nuova pioggia; lo annunciavano gli strappi di nuvole pendenti immoti nell’aria molle, lungo l’erta dei monti; la annunciava il cuculo, sceso nei boschi della piana, con il suo beffardo cuculiare. Maria seduta presso la finestra, nel suo salottino elegantissimo, la sua stanza favorita, ove aveva il piano, il cavalletto, la piccola libreria, le sue memorie, rileggeva, per la terza volta, una lunga lettera di Carlo; una lettera affettuosa come una carezza, da cui traspariva l’impazienza del ritorno, la smania di rivedere e abbracciare la sua piccola adorata moglie. Oh non si abituasse a stare senza di lui, la sua diletta Maria!... non lo dimenticasse mai nè pure un momento!... Le giornate a lui parevano lunghe eterne e le n

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