Alter ego (un altro me stesso) Aveva appena finito di bere la sua dose notturna di tè, l’ultima della confezione , e si sentiva appagato abbastanza da tornare nella sua stanza da letto. Quella del tè e pane (lasciato indurire per un paio di giorni) della mezzanotte era una strana abitudine, decisamente poco sana per due valide ragioni: andare a letto non è un gesto d’affetto nei confronti del proprio stomaco e, sicuramente, a quell’ora nessuno dovrebbe avere bisogno di assumere teina eccitante. Certo, le cattive abitudini sono dure a morire tanto che, giunta l’ora, senza nemmeno guardare l’orologio lui sentiva già il bisogno fisiologico di alzarsi dal letto, indossare pigiama e vestaglia, scendere le scale e, silenziosamente, preparare la calda bevanda; il silenzio era dovuto, an

