Kari
Come in ogni storia d’amore che si rispetti, fu per caso che incontrai Karelija e, come in ogni storia d’amore, non fu assolutamente un caso il secondo incontro.
Stavo preparando un dossier sull’asimmetria delle particelle di antimateria e mi recavo spesso al Consolato russo per ottenere notizie sempre aggiornate dai miei colleghi di quella nazione: non era nulla di strano, la collaborazione fra scienziati capita molto più spesso di quella politica e, assieme ad alcuni fisici russi, stavamo anche intavolando importanti esperimenti da realizzare in brevi intervalli di tempo al CERN di Ginevra.
Kari era l’unica persona di quell’istituzione disposta ad aiutarmi.
Era dolce ed aggraziata, non tanto alta, i suoi occhi avevano un colore indefinito, con sfumature dal grigio al verde acqua
