A quell’ora, in quel quartiere appartato, Passy dormiva di già, col suo flebile ansito di cittadina di provincia. Ai due lati del marciapiede si allineavano i palazzi, gli alberghi, i neri e insonnoliti collegi per ragazze, e qualche mensa comune le cui cucine rilucevano ancora. Non una bottega che bucasse l’ombra al lucore della sua vetrina. E per Hélène e Henri era davvero una gran gioia, quella solitudine. Lui non aveva osato offrirle il braccio.
Fra loro camminava Jeanne, nel centro della carreggiata che come il viale di un parco era stata cosparsa di sabbia. Le case finivano, si prolungavano i muri, a loro volta cosparsi da un manto di clematidi e ciuffi di lillà in fiore. I palazzi erano intervallati da grandi giardini, e una grata, a tratti un cancello lasciavano intravedere il fit
