- Non stai male, vero Jeanne? Bianca in viso, gli occhi umidi, trasportata nell’amoroso torrente delle litanie, Jeanne contemplava l’altare e vedeva le rose moltiplicarsi e ricadere in piogge: - Oh no, mamma! T’assicuro che sono contenta, e quanto! Poi chiese: - Dov’è il buon amico? Parlava dell’abate; Pauline lo scorse: era in uno degli stalli del coro. Perché lo vedesse anche Jeanne, la si dovette sollevare: - Ah, ora lo vedo… ci guarda, fa i piccoli occhi. L’abate ‘faceva i piccoli occhi’, secondo Jeanne, quando rideva dentro di sé. Allora Hélène scambiò con lui un cenno amichevole. Fu per lei come una certezza di pace, un ultimo motivo di serenità capace di renderle cara la chiesa e di appisolarla in uno stato di felicità colmo di tolleranza. Alcuni incensieri dondolavano davant

