Canto XXIII

851 Worte

Canto XXIII Mentre che li occhi per la fronda verde ficcava io sì come far suole chi dietro a li uccellin sua vita perde, 3 lo più che padre mi dicea: «Figliuole, vienne oramai, ché ‘l tempo che n’è imposto più utilmente compartir si vuole». 6 Io volsi ‘l viso, e ‘l passo non men tosto, appresso i savi, che parlavan sìe, che l’andar mi facean di nullo costo. 9 Ed ecco piangere e cantar s’udìe ‘Labia mea, Domine’ per modo tal, che diletto e doglia parturìe. 12 «O dolce padre, che è quel ch’i’ odo?», comincia’ io; ed elli: «Ombre che vanno forse di lor dover solvendo il nodo». 15 Sì come i peregrin pensosi fanno, giugnendo per cammin gente non nota, che si volgono ad essa e non restanno, 18 così di retro a noi, più tosto mota, venendo e trapassando ci a

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