Storia di Giovanni Verga
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Giovanni Verga

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I Malavoglia
Aggiornato il Apr 21, 2023, 01:35
La storia di poveri pescatori in lotta col mare e con la gente del proprio paese, ne "I Malavoglia" si racconta di un «mare amaro», infido e avaro: Padron 'Ntoni e la sua famiglia, a causa di un naufragio che travolge la piccola barca e con essa il commercio dei lupini, sono costretti ad un debito che porterà con sé altre calamità.
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Mastro Don Gesualdo
Aggiornato il Apr 13, 2023, 22:57
Mastro Don Gesualdo è tra i più conosciuti romanzi di Giovanni Verga. La decadenza dell'aristocrazia e la contrapposizione tra successo economico e sociale e la perdita degli affetti sono tra le principali tematiche del testo, che offre uno straordinario spaccato della Sicilia di prima metà Ottocento, in pieno periodo risorgimentale
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Eros
Aggiornato il Apr 4, 2023, 02:40
«Ho letto chiaro nella natura umana come in uno specchio: la maggior parte dei nostri dolori ce li fabbrichiamo da noi: avveleniamo la festa della nostra giovinezza esagerando e complicando i piaceri dell'amore sino a farne risultare dei dolori - Giovanni Verga, Eros"» 
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Le novelle
Aggiornato il Mar 30, 2020, 19:46
Le straordinarie e vivide novelle di Verga che valsero allo scrittore siciliano la definizione di maestro del verismo. Giovanni Verga (Vizzini, 2 settembre 1840 – Catania, 27 gennaio 1922) è stato uno scrittore, drammaturgo e senatore italiano, considerato il maggior esponente della corrente letteraria del verismo.
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Il marito di Elena
Aggiornato il Mar 30, 2020, 19:46
"Il marito di Elena" è un romanzo di Giovanni Verga scritto nel 1881 e pubblicato a Milano, subito dopo i Malavoglia, nel 1882. Il romanzo narra le vicende di una coppia, le cui incompatibilità dovute alle diverse estrazioni sociali, ne causeranno lo sgretolamento, fino all"epilogo drammatico. Giovanni Verga (Catania, 2 settembre 1840 – Catania, 27 gennaio 1922) è stato uno scrittore e drammaturgo italiano, considerato il maggior esponente della corrente letteraria del verismo.
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Storia di una capinera
Aggiornato il Mar 30, 2020, 19:46
"Storia di una capinera" è un romanzo scritto da Giovanni Verga nel 1869. La protagonista del romanzo è Maria, all"epoca diciannovenne, rimasta orfana di madre da bambina e rinchiusa all"età di sette anni in un convento di Catania, destinata a diventare monaca di clausura per motivi di indigenza economica (il padre è un «modestissimo impiegato»). A causa dell"epidemia di colera, che nel 1854 colpì la città siciliana, Maria ha l"occasione di trasferirsi nella casetta del padre a Monte Ilice e vivere così con la famiglia dal 3 settembre 1854 al 7 gennaio 1855. « Siamo degli umili fiorellini avvezzi alla dolce tutela della stufa, che l"aria libera uccide. » (Lettera di Maria del 2 novembre 1854). L"autore Giovanni Carmelo Verga (Catania, 2 settembre 1840 – Catania, 27 gennaio 1922) è stato uno scrittore e drammaturgo italiano, considerato il maggior esponente della corrente letteraria del verismo. Introduzione a cura di Giovanni Fantasia Nato a Gaeta nel 1984 e giornalista pubblicista dal 2008, ha collaborato con quotidiani, periodici, programmi radiofonici e siti internet di informazione. Laureato in Industria Culturale e Comunicazione Digitale, ha ricoperto l"incarico di addetto stampa del Sindaco di Gaeta dal 2007 al 2012.
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Mastro Don Gesualdo
Aggiornato il Mar 30, 2020, 19:46
"Mastro Don Gesualdo", pubblicato nel 1889, è uno tra i più conosciuti romanzi di Giovanni Verga. Narra la vicenda dell"omonimo protagonista, ed è ambientato a Vizzini, in Sicilia, nella prima metà dell"Ottocento, nel periodo risorgimentale. L"autore Giovanni Carmelo Verga (Vizzini, 2 settembre 1840 – Catania, 27 gennaio 1922) è stato uno scrittore e drammaturgo italiano, considerato il maggior esponente della corrente letteraria del verismo.
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Vita dei campi
Aggiornato il Mar 30, 2020, 19:46
"Vita dei campi" è una raccolta di novelle di Giovanni Verga pubblicata nel 1890. Contiene le novelle più note dell’autore siciliano (come Rosso Malpelo, Cavalleria rusticana, Nedda, La lupa e altre ancora). L"autore Giovanni Verga (Vizzini, 2 settembre 1840 – Catania, 27 gennaio 1922) è stato uno scrittore e drammaturgo italiano, considerato il maggior esponente della corrente letteraria del verismo.
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Una peccatrice
Aggiornato il Mar 30, 2020, 19:46
"Una peccatrice" è un romanzo di Giovanni Verga pubblicato nel 1865 a Torino. Pietro Brusio, un giovane di Catania, studente di legge e con passioni letterarie, si innamora perdutamente di una donna incontrata casualmente durante una passeggiata ai giardini pubblici della città, Narcisa Valderi. Dall"incontro nascerà una tragica storia d"amore. L"autore Giovanni Carmelo Verga (Vizzini, 2 settembre 1840 – Catania, 27 gennaio 1922) è stato uno scrittore e drammaturgo italiano, considerato il maggior esponente della corrente letteraria del verismo.
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Le novelle più belle
Aggiornato il Mar 30, 2020, 19:46
GIOVANNI VERGA nasce a Catania il 2 settembre 1840 da una famiglia appartenente alla piccola, ma antica nobiltà terriera. Trasferitosi dalla natia Sicilia prima a Firenze, poi a Milano per assecondare la sua vocazione letteraria, nel capoluogo lombardo entra in contatto con il mondo della Scapigliatura e soprattutto con i veristi, della cui corrente diventa uno dei massimi esponenti. La sua produzione, attraverso varie fasi, passa dai temi storico patriottici a quelli romantico mondani, a quelli più propriamente veristi, di ambiente soprattutto siciliano, che ebbe la più compiuta espressione nel progettato ciclo dei Vinti, di cui I Malavoglia (1881) e Mastro Don Gesualdo (1889) furono gli unici due romanzi conclusi. Le novelle, i cui temi principali sono gli affetti immediati, la famiglia, le passioni, i costumi della gente di Sicilia, gli interessi e gli intrecci, costituiscono, a nostro parere la produzione migliore dello scrittore siciliano. Ne è prova il fatto che quasi sempre le varie raccolte ottennero al loro apparire un consenso di pubblico maggiore di quello riservato ai romanzi. Ecco cosa scrisse D.H. Lawrence: "Il volume Novelle Rusticane ed il volume Cavalleria Rusticana contengono alcuni dei migliori racconti che siano mai stati scritti in tutto il mondo. Ve ne sono di brevi come quelli di Cekov". INDICE Biografia GUERRA DI SANTI DON LICCIU PAPA LIBERTÀ PRIMAVERA NANNI VOLPE PAPA SISTO L"OPERA DEL DIVINO AMORE IL PECCATO DI DONNA SANTA L"AMANTE DI GRAMIGNA LA ROBA TENTAZIONE! IL MISTERO LA CHIAVE D"ORO LA VOCAZIONE DI SUOR AGNESE UN OSPITE A CENA L’INSOLAZIONE UN SANTO TERREMOTATO UN PROCESSO GLI INNAMORATI LA CACCIA AL LUPO
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I Malavoglia
Aggiornato il Mar 30, 2020, 19:46
"I Malavoglia" è il titolo del romanzo più conosciuto dello scrittore siciliano Giovanni Verga, pubblicato a Milano dall"editore Treves nel 1881. Il romanzo narra la storia di una famiglia di pescatori che vive e lavora ad Aci Trezza, un piccolo paese siciliano nei pressi di Catania. Il romanzo ha un"impostazione corale, e rappresenta personaggi uniti dalla stessa cultura ma divisi dalle loro diverse scelte di vita, soverchiate comunque da un destino inevitabile. È una delle letture più diffuse e indicate nei programmi di letteratura italiana, all"interno del sistema scolastico italiano. L"autore Giovanni Carmelo Verga (Vizzini, 2 settembre 1840 – Catania, 27 gennaio 1922) è stato uno scrittore e drammaturgo italiano, considerato il maggior esponente della corrente letteraria del verismo.
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Storia di una capinera - Rosso Malpelo - La roba - Fra le scene della vita
Aggiornato il Mar 30, 2020, 19:46
Contienei i quattro titoli di seguito : STORIA DI UNA CAPINERA, ROSSO MALPELO, LA ROBA e FRA LE SCENE DELLA VITA. Il romanzo deve il suo titolo a una povera capinera, che Giovanni Verga aveva visto chiusa in gabbia. Timida, triste e ammalata, la capinera non si rassegnava a vivere tra le sbarre, nonostante avesse cibo a volontà. Il suo dolore era così profondo che l’uccellino, in breve tempo, si lasciò morire. Simile alla piccola capinera è la giovane Maria, entrata in convento a soli sette anni e destinata dalla famiglia alla vita monastica. A causa di un’epidemia di colera, la ragazza è costretta ad abbandonare il convento di Catania e a trasferirsi con il padre, la matrigna e i fratellastri Giuditta e Gigi a Monte Ilice. Qui Maria trascorre giornate spensierate, finalmente libera dopo tanti anni passati tra le grigie e tetre mura del convento, oppressa da regole rigidissime. A poca distanza dalla casa della famiglia di Maria, vivono i Valentini. Il loro figlio maggiore, Nino, a poco a poco si avvicina alla ragazza e tra i due comincia a sbocciare un sentimento sconosciuto all’educanda: l’amore. Ma Maria sarà costretta a tornare in convento...”
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Eros
Aggiornato il Mar 30, 2020, 19:46
« Ho letto chiaro nella natura umana come in uno specchio: la maggior parte dei nostri dolori ce li fabbrichiamo da noi: avveleniamo la festa della nostra giovinezza esagerando e complicando i piaceri dell"amore sino a farne risultare dei dolori - Giovanni Verga, Eros» Eros è un romanzo di Giovanni Verga pubblicato a Milano nel 1875 dall"editore Brigola. Giovanni Carmelo Verga (Catania, 2 settembre 1840 – Catania, 27 gennaio 1922) è stato uno scrittore e drammaturgo italiano, considerato il maggior esponente della corrente letteraria del verismo.
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I Malavoglia
Aggiornato il Mar 30, 2020, 19:46
Quella dei Toscano è una famiglia di pescatori che vive ad Aci Trezza e che, nonostante la laboriosità, è nota col soprannome di “Malavoglia”. Il capofamiglia è padron ‘Ntoni; insieme a lui vivono nella casa il figlio Bastiano, detto Bastianazzo, con la moglie Maruzza, e i loro cinque figli: ‘Ntoni, Luca, Filomena, Alessio e Rosalia. L’unica fonte di guadagno per la famiglia è la pesca e dunque la “Provvidenza”, la loro vecchia barca. Dopo la partenza del nipote ‘Ntoni per il servizio militare il nonno, al fine di sopperire alla mancanza di una così importante risorsa per la famiglia, decide di prendere a credito un carico di lupini da rivendere al mercato di Riposto. Il naufragio della “Provvidenza” tuttavia provoca la perdita della merce e la morte di Bastianazzo, costituendo la prima di una serie di enormi sventure che si abbattono sulla famiglia togliendole ogni speranza di riscatto; tra queste soprattutto l’allontanamento del giovane ‘Ntoni, il quale rifiuta quella vita fatta di lavoro e sacrificio che non sente propria, provocando così la rottura di un equilibrio faticosamente costruito e basato sulla difesa delle tradizioni e dei valori familiari.
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