Dolce Vendetta sul mio Promesso SposoAggiornato il Feb 19, 2025, 03:00
A discapito di quello che la gente possa credere, non sono poi così fortunata come sembra, anche se provengo da una ricca famiglia che ha il controllo di molti business.
Mia madre morì quando avevo solo due anni, e né mio fratello né mio padre erano stati in grado di occuparsi di me.
Per alleviare le loro preoccupazioni, mi spedirono in un collegio quando ero ancora piccola. Tuttavia, quella che mi era sembrata una maledizione si rivelò in seguito una fortuna nella sfortuna, poiché quell'esperienza mi aiutò a sviluppare una mente piuttosto acuta.
La mia intelligenza superava quella di tutti gli altri, ma a causa di questo saltai molti anni di scuola.
All'età di 15 anni infatti già frequentavo l'università e, a 19 anni, avevo già terminato la facoltà di medicina.
Tuttavia, essendo una ragazza così giovane, era alquanto difficile per me socializzare con i miei compagni di corso, che erano di diversi anni più grandi di me. Farmi degli amici per me era fuori discussione.
Fin dal momento in cui sono nata, ho saputo di essere promessa a qualcuno. Nei circoli sociali in cui si muoveva la mia famiglia, questa era considerata una cosa normale. Era una pratica comune che veniva attuata per chiudere accordi commerciali.
Per tutta la mia vita ero stata a conoscenza del fatto che avrei dovuto sposare uno sconosciuto, infatti non conobbi il mio fidanzato fino al giorno in cui compii 18 anni.
Era il giorno del nostro matrimonio quando lo incontrai. Era otto anni più grande di me e lo vidi per la prima volta solo quando arrivai davanti a quell'altare.
Non posso dire che quel giorno sia stato un momento felice. Potevo vedere dal suo sguardo che non era contento di trovarsi lì.
Era piuttosto attraente, con i capelli scuri perfettamente curati, la pelle chiara e gli occhi di un azzurro intenso. Aveva le sopracciglia folte e le spalle larghe.
Il suo completo sembrava essere stato fatto su misura appositamente per lui e lasciava intravedere un fisico scultoreo. Era più alto di me e la sua presenza era imponente. Non riuscivo a credere di ritrovarmi davanti a un uomo così apparentemente perfetto.
Tuttavia, era lì che si fermava tutta la perfezione, perché nei suoi occhi potevo chiaramente intravedere una totale assenza di interesse nei miei confronti. Io di contro, ero una ragazza snella, priva di curve, con la pelle chiara, gli occhi grigi e i capelli scuri.
So di non essere brutta. In effetti, molti hanno elogiato la mia bellezza paragonandomi a una bambola. Avevo una vita stretta e gambe lunghe. Ero alta, ma non in maniera eccessiva.
La mia vita non cambiò granché subito dopo il matrimonio; anzi, si può dire che la situazione si sia aggravata solo col passare del tempo, dato che sia mio padre che mio fratello finirono con l'abbandonarmi completamente.
Avevo tutti i lussi immaginabili ma ciò che non possedevo era una vera famiglia. Quando mi ero sposata, avevo sperato di avere la famiglia che tanto avevo desiderato ma, purtroppo, non fu così.