Storia di Silvio Pellico
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Silvio Pellico

bc
Le mie prigioni
Aggiornato il Apr 17, 2023, 20:54
Nella descrizione dei lunghi anni di prigionìa si rivelano al lettore i tesori spirituali che si ricavano dal dolore; la bontà, l'amore e l'umanità sono presenti anche dove non ci si aspetta che esistano. Pellico inoltre mostra sempre di avere una grande fiducia negli uomini e in Dio. La sensibilità dello scrittore ben si evince dalla semplice umanità delle figure che compaiono: il mutolino, Maddalena, Zanze e il carceriere Schiller, un vecchio burbero e scontroso, ma profondamente buono nell'animo, al quale ripugna l'umiliante compito che deve assolvere.
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bc
Le mie prigioni
Aggiornato il Mar 30, 2020, 19:46
Opera più conosciuta di Silvio Pellico (1789-1854), Le mie prigioni (pubblicata nel 1832) è un libro di memorie in cui l’autore racconta gli anni della sua detenzione (1820-1830), a seguito della propria adesione ai moti carbonari. Nel raccontare di questo decennio amaro, l’autore dimostra come, anche nelle avversità, si possa rimanere ancorati all’ideale di bene, di umanità e di Dio, non dimenticandosi mai di sé, perché: “le miserie della vita sono grandi, è vero; ma chi le sopporta con nobiltà d’animo e con umiltà, ci guadagna sempre vivendo”.
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Le mie prigioni
Aggiornato il Mar 30, 2020, 19:46
"Il venerdì 13 ottobre 1820 fui arrestato a Milano, e condotto a Santa Margherita. Erano le tre pomeridiane. Mi si fece un lungo interrogatorio per tutto quel giorno e per altri ancora. Ma di ciò non dirò nulla. Simile ad un amante maltrattato dalla sua bella, e dignitosamente risoluto di tenerle broncio, lascio la politica ov"ella sta, e parlo d"altro. Alle nove della sera di quel povero venerdì, l"attuario mi consegnò al custode, e questi, condottomi nella stanza a me destinata, si fece da me rimettere con gentile invito, per restituirmeli a tempo debito, orologio, denaro, e ogni altra cosa ch"io avessi in tasca, e m"augurò rispettosamente la buona notte." Tratto da "Le mie prigioni". L"autore Silvio Pellico (Saluzzo, 25 giugno 1789 - Torino, 31 gennaio 1854) è stato un patriota anti-austroungarico, poeta e scrittore italiano. Fu arrestato con l"accusa di carboneria e imprigionato per dieci lunghi e tribolati anni nel carcere dello Spielberg (dal 1820 al 1830), famosa e temuta fortezza situata nella città di Brno, nell"odierna Repubblica Ceca. L"esperienza drammatica della detenzione lo segnò profondamente e ispirò la stesura del racconto-memoriale "Le mie prigioni" (1832), un"opera che fu apprezzata in tutta Europa per l"onestà intellettuale con cui l"autore giudicò i suoi stessi carcerieri e per i sentimenti di patriottismo che riuscì a suscitare nei cuori degli oppressi.
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