Storia di Roberto Centazzo
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Roberto Centazzo

bc
Toccalossi cerca casa
Aggiornato il Mar 30, 2020, 19:46
“Il mio erede sarà chi il tesoro troverà”. Questa la curiosa disposizione testamentaria lasciata ai suoi quattro nipoti dal ricco imprenditore Alberto Chilli. Lo zio, dopo una vita di successo, ha deciso di ritirarsi dagli affari e di lasciarsi morire. Ha venduto tutti i suoi beni, chiuso le aziende e dettato al notaio le sue ultime volontà. Ma quale sarà questo tesoro che i nipoti dovranno trovare? Lo zio era sano di mente o qualcuno ha influito sulla sua capacità d’intendere e di volere? C’entra qualcosa il suo contabile Aurelio Cortellesi? Potrebbe trattarsi di un semplice caso di circonvenzione d’incapace ma l’ex Procuratore della Repubblica di Savona, Lorenzo Toccalossi, da poco trasferito a Genova a dirigere la Procura Antimafia, messo in allerta dal suo vicino di casa, il notaio che ha redatto il testamento, decide di dargli una mano. Non è più lui deputato a svolgere indagini ma vuole vederci chiaro e decide di occuparsi ufficiosamente di questa vicenda. Nel frattempo sta cercando casa, aiutato da una sempre più audace Erminia, la sua ex assistente, ormai completamente innamorata di lui. Un’indagine condotta nell’ombra, da cui emergerà una vicenda tenuta nascosta per mezzo secolo.
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bc
Toccalossi e l'impicciona
Aggiornato il Mar 30, 2020, 19:46
Impegni, lavoro, scadenze, obiettivi da raggiungere. Chi di noi non ci è cascato? Una vita di corsa, sempre sul filo del rasoio. Poi un giorno qualcosa si rompe: un incidente, un lutto, una forte delusione o anche – perché no? – la gioia di un innamoramento. Da quel momento tutto cambia. Di noi, di quello che eravamo un tempo, non rimane più nulla, neanche il ricordo, nemmeno il solco di una lacrima. Un Toccalossi sempre più esistenzialista e stanco, costretto suo malgrado a seguire un’indagine fitta di misteri: il caso di un uomo finito sotto il treno, forse per pura disgrazia, forse perché qualcuno ce l’ha spinto. Anche Nerina, la settantanovenne vicina di casa della vittima, vuole fare chiarezza e lo fa a modo suo, ficcando il naso a destra e a sinistra. Si è trattato di un omicidio? E chi sono gli assassini? Poco importa. Con una scrittura fresca, delicata e a tratti commovente, l’autore si diverte a fondere insieme i due schemi classici del noir: quello che vede protagonista un inquirente e quello che affida il caso a un semplice ficcanaso curioso. Entrambi possono arrivare a una plausibile soluzione del mistero che non sempre però corrisponde alla verità. Un’altra grana per Toccalossi: il magistrato/filosofo a cui è difficile non affezionarsi, da sempre interessato più ai casi umani che a quelli giudiziari.
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