Mi sveglio come ogni mattina molto presto.
Mi piace guardare l'alba.
Ho cominciato a prendere questa abitudine,quando mi sono trasferita di nuovo qui.
È una cosa che mi rilassa molto.
Non faccio niente di particolare in realtà.
Mi preparo il mio caffè, mentre il mondo fuori ancora dorme e mi rilasso.
È il tempo che dedico a me stessa ogni giorno.
E poi... poi posso cominciare la giornata.
"Buongiorno papà." dico avvicinandomi a lui.
"Buongiorno tesoro. Sei già qui?" mi chiede.
Lo bacio sulla guancia.
Mio padre era e resterà sempre il mio principe azzurro.
Quello che ti salve da un mare in tempesta.
Quello che in una sola carezza ti dimostra tutto il suo amore.
Da anni ormai ho smesso di sognare.
Faccio semplicemente ciò che devo.
Non ho più alcuna ambizione o desiderio per me.
La mia vita è un'altra adesso.
E va bene così...ho imparato ad accettarlo.
FLASHBACK
Cinque anni prima....
Sono davanti la porta della mia casa.
Quella dove sono cresciuta...dove ho tanti ricordi...
Quella che ho lottato per salvare...
Busso delicatamente alla porta.
"Emma" dice sorpreso l'uomo davanti a me.
"Ciao papà."
Entro in casa insieme a lui.
Qui è rimasto tutto uguale.
Così come l'ho lasciato.
Il divano....le foto...il profumo di casa.
"Ma che ci fai qui?"
Mi giro verso di lui.
Ha lo sguardo sorpreso,e lo capisco poverino.
Non mi aspettava.
Non lo avevo avvertito.
Ma tutto è successo velocemente.
Non ho avvertito né salutato nessuno.
Sapevo solo che dovevo affrettarmi ad andare via.
Con un dolore nel cuore.
"Ho bisogno di staccare un po'la spina papà." dici con gli occhi lucidi.
Sì avvicina a me.
"Emma.."
Le sue mani accarezzano il mio viso stanco e deluso.
"Sono tornata papà. Voglio tornare a vivere qui con te. " dico tutto d'un fiato.
Lo sento sospirare.
Lui mi conosce meglio di chiunque altro al mondo.
"Questa è casa tua. È grazie a te che possiamo stare ancora qui."
Già.
Se solo sapessi papà.
"Grazie." mi limito a dire.
Vorrei tanto tirare fuori tutto quello che ho dentro...ma non è il momento.
Non me la sento.
E allora faccio quello di cui ho veramente bisogno.
Lo abbraccio.
E finalmente mi sento a casa.
Sono tornata.
Papà mi stringe forte a sé, come avesse intuito...mi lascia un bacio sulla fronte.
"Ben tornata principessa di papà. Qualunque cosa sia successa la supereremo insieme. "
Annuisco, e torno ad abbracciarlo.
FINE FLASHBACK
"Abbiamo ordini da finire per oggi?"gli chiedo, indossando il mio grembiule da lavoro.
Si, dopo che sono tornata ho cominciato a lavorare nel negozio di papà.
Era la cosa giusta da fare.
E le cose,senza il pensiero della casa sulle spalle, sono piano piano cominciate ad andare meglio.
Adesso ce la caviamo.
Non navighiamo nell'oro,ma ci manteniamo bene.
E questo è ciò che conta davvero.
Che mio padre stia bene.... che sia tranquillo....e si sia tolto un pensiero dalle spalle.
"Sì abbiamo da terminare l'ordine per il comune e anche per la famiglia Fisher." mi risponde, mentre è intento a terminare il suo lavoro.
"Bene mettiamoci al lavoro. "
Dopo tre ore di duro lavoro il primo ordine è completato.
Devo dire che io e papà siamo un'ottima squadra.
Ci intendiamo bene, e mi ha insegnato molte cose.
"È permesso?"
Alzo lo sguardo verso la porta del laboratorio.
Sorrido, alla vista del ragazzo alto e abbronzato sull'uscio della porta.
"Buongiorno Demon. " dice mio padre.
Eh si. Proprio quel Demon.
Proprio come cinque anni fa è una colonna portante della mia vita.
Un amico prezioso...che mi ha sempre spalleggiata.
E non solo direi.
"Ehi ciao,!" dico salutandolo
"Buongiorno bellissima! Ho portato una cosa per te.."
Sì avvicina sorridente, dandomi un dolce bacio sulla guancia.
"Caffè caffè caffè??" rispondo con le mani incrociate.
Sembro una bambina.
Scoppia a ridere.
"Al caramello Mello Mello." dice lui.
Adesso sono io a ridere.
"Oh mio eroe!!"
Lo abbraccio con fare teatrale.
Abbraccio che lui ricambia.
Se non ci fosse stato lui!
Mi ha aiutato moltissimo.
Mi ha fatto da supporto, da amico, da fratello... è stato fantastico davvero.
Non mi ha mai giudicata... né ha mai voluto sapere i particolari della mia decisione improvvisa.
Mi sono rimboccata le maniche in questi anni.
E ho voltato pagina.
Ho ricominciato.
O almeno ci ho provata....non è stato facile e non lo è nemmeno adesso.
Il mio cuore è ancora ferito.
Il mio cuore batte...ma solo per sopravvivere.