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F1C9 sussurro mettendomi seduta nel letto anche per diciamo guardarlo meglio poggia i gomiti e sporge la testa dalla finestra, i suoi capelli ricci, scuri e ricci, si confondevano con il colore della notte ma nonostante questo i suoi occhi azzurri continuavano a brillare, come piccole stelle incastonate li sorrido debolmente e porto le gambe al petto abbracciandole prima di poter anche solo pensare ad una possibile risposta chiude le sue tapparelle lasciandomi interdetta Avevo per caso detto qualcosa di male? 20 maggio 07:23 Allungo il braccio per afferrare il cellulare e spegnere successivamente la sveglia e mi passo le mani sugli occhi, non avevo dormito tutta la notte e sicuramente ero uno straccio, sbuffo e lascio passare qualche minuto prima di alzarmi e andare davanti all'armadio per poi restare a guardarlo per circa 10 minuti sbuffo e prendo un maglioncino rosa e dei semplici jeans neri super carica ad affrontare la giornata, si l'ultima parte era ironica. Arrivo a scuola dopo venti minuti come al solito e vedendo che c'era un gruppo di studenti raggruppato in una parte del cortile mi avvicino facendomi spazio tra la gente chiedo a qualcuno sperando di ricevere una risposta, c'era un ragazzo steso per terra e un'altro di spalle che aveva un'aria parecchio familiare Allison mi raggiunge e mi guarda in silenzio quando improvvisamente il ragazzo ancora in piedi si gira e riesco a vedere i suoi occhi azzurri brillare, aveva la mano lungo il fianco che sanguinava le chiedo non riuscendo a staccargli per un attimo gli occhi di dosso, aveva le guance un po rosse e i capelli ricci scombinati, gli occhi sembravano lucidi e aveva un po di sangue vicino la bocca la scuoto un po e poi ci rinuncio riportando la mia attenzione su di lui che si stava allontanando. Ancora prima che il mio cervello possa mettersi in funzione vado dietro di lui e riesco a fermarlo per l'altro braccio, quello non ferito lo guardo negli occhi e per un attimo, solo un attimo, la sua espressione sembra indurirsi lo guardo male e incrocio le braccia al petto osservo la folla dissiparsi e riporto il mio sguardo sul ragazzo difronte a me commento osservando la mano che continuava incessantemente a perdere sangue alzo gli occhi al cielo e sbuffo ridacchia un po per poi ripuntare i suoi occhi azzurro cielo, su di me passa l'altra mano tra i ricci e continuo ad osservarlo commento cercando di ignorare il fatto che mi aveva chiamato di nuovo moretta anche se era perfettamente consapevole di quale fosse il mio nome, e per altro ogni volta che lo diceva un brivido sembrava appropriarsi della mia spina dorsale per qualche secondo sospiro e senza rispondere entro a scuola dirigendomi immediatamente verso l infermeria ordino aprendo il kit di pronto soccorso che fortunatamente era sempre alla mercé di tutti, si siede sul lettino e mi osserva in silenzio mentre verso un po' di disinfettante su un dischetto di cotone Passo il dischetto di cotone con il disinfettante sulle nocche ferite e osservo i suoi occhi assottigliarsi sbuffa spostando lo sguardo da me alla mano ferita per poi riportarlo su di me preparo un altro dischetto con il disinfettante e lo poggio delicatamente all'angolo delle labbra, come diavolo aveva fatto a ferirsi li? ad un tratto la sua voce mi riporta sulla terra e lo osservo scrutarmi attentamente mentre tampono delicatamente il taglietto butto il dischetto sporco nel cestino e sistemo il disinfettante nel kit di pronto soccorso mi dice e sento il suo sguardo bruciarmi sulla schiena insistentemente mi giro e incrocio le braccia al petto poggiandomi alla parete opposta a quella dove si trovava lui mi dice facendo dei passi in avanti verso la mia direzione mantenendo comunque il contatto tra i nostri sguardi sussurro interrompendo il contatto e spostando lo sguardo sulla porta riprendendo a parlare mi avvicino alla porta quando la sua mano mi ferma dal braccio e mi accorgo che lo sta facendo nello stesso punto in cui ieri sera mi ha preso il polso mi sussurra a poca distanza dal mio viso facendomi aumentare i battiti, quasi come se il mio cuore volesse uscirmi dal petto sussurro cercando di non ricreare la stessa situazione imbarazzante della sera prima incastra il suo sguardo nel mio e mi si mozza il fiato quando si avvicina al mio orecchio e ci soffia sopra facendomi rabbrividire rabbrividisco nuovamente quando sento il suo respiro sul mio collo arrossisco di botto sentendo il sangue affluire alle guance in una volta sola mi guarda negli occhi e per un attimo mi accelera il respiro mentre avvicina il suo viso al mio lasciandoci dividere da mezzo centimetro scarso sussurro poggiando le mani sul suo petto ma senza allontanarlo del tutto da me si avvicina ancora di più e chiudo gli occhi quando i nostri respiri si fondono sentendo le sue labbra sfiorano le mie per poi allontanarsi da me riapro gli occhi e lo vedo avvicinarsi alla porta con uno strano sorriso stampato sul viso Lo guardo e senza degnarlo di una risposta lo sorpasso ed esco dalla stanza cercando di raggiungere velocemente la classe, dato che ormai ero ufficialmente in ritardo se non fossi stata tanto arrabbiata probabilmente sarei tornata indietro a rispondere anche se onestamente so che sarebbe stato solo tempo sprecato.
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