MEGLIO CHE SIA VIVO

1778 Parole

L’essere umano è un animale davvero strano. Quando la professoressa Bianchi ripensa al passato, le sue emozioni si immergono completamente, rendendole difficile analizzare razionalmente ciò che è accaduto allora. Ma, di fronte a lei ora c’è una persona che tiene in mano una penna e un foglio, come un giornalista, pronta a cogliere ogni parola che lei pronuncia, afferrando le informazioni importanti. Lei è giovane, ma lo sguardo con cui la osserva, la pressione con cui impugna la penna, la aiutano a contrastare quei ricordi dolorosi. È come un cacciatore agile nella foresta, che colpisce sempre il bersaglio. La professoressa Bianchi ha anche delle amiche, ma ognuna ha la sua famiglia, soprattutto dopo i quarant’anni, e tutti hanno tanti problemi; lei raramente si permette di disturbare

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