Capitolo XXXVIIPiana di Esdrelon, castrum della Decima Legio «Ave, amico mio! La trappola è pronta! Presto il Fantasma cadrà nella rete che gli abbiamo teso…» Lucio Vetuzio Placido entrò senza farsi annunciare nella tenda di Decio Furio Salario. I due uomini si conoscevano fin da bambini e le loro famiglie, a Roma, erano amiche e vicine di casa. Da ragazzi erano cresciuti insieme e si erano arruolati praticamente nello stesso periodo. Poi si erano persi di vista, impegnati a prestare servizio sotto l’aquila in diverse parti dell’impero romano, facendo carriera. E quando si erano ritrovati entrambi, con il titolo di tribuno – uno laticlavius e uno angusticlavius – all’ombra dell’insegna della Decima Legio, per i due amici era stata una piacevole e inaspettata sorpresa. Ogni formalità era

