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2318 Parole
Quando Jisung arrivò a casa mia era ancora agitatissimo. Gli presi un bicchiere d'acqua  "Ehi che succede?" Gli chiesi sedendomi su una sedia sul tavoli in cucina di fronte a lui "Non posso fare quel progetto con Minho, non posso no,no" disse iniziando ad agitarsi  "Okay, perché?" "Quando mi sta vicino ho delle strane sensazioni... la sua presenza mi mette molto a disagio" Non riuscivo a credere che non lo capisse da solo... "Jisung... hai mai pensato di essere attratto dai ragazzi?" Lui divenne un rossore unico  "Ma non si puooo è impossibile"  "Perché dovrebbe essere impossibile essere attratti da qualcuno del tuo stesso sesso?Pensaci attentamente e fai un'analisi di quello che provi veramente verso Minho" "E se... e se mi piacesse veramente?" "Non sarebbe la fine del mondo" "E tu come fai a dirlo?" "Perché io sono gay Jisung" Lo dissi d'istinto forse fui troppo avventato, ma non so perché sentivo di potermi fidare di quel ragazzo. Lui stette zitto per qualche secondo "Quindi ora ti faccio schifo?" Gli domandai  "Oh..." sgranò gli occhi "no certo che no" Mi sorrise ancora un po' spaesato "quindi tu... mi potresti capire..." Sorrisi, era un po' stupido a volte, ma era un ragazzo incredibilmente dolce "Capiremo insieme cosa provi per Minho okay? E qualsiasi sia la risposta io sono con te" gli sorrisi - - "Sei un verme schifoso, tu e tuo figlio siete dei mostri!!!" L'uomo con le lentiggini prese un coltello e colpì la donna di fronte a lui che urlò dolorante iniziando a perdere sangue dall'avambraccio *suona la sveglia*  Mi  svegliai in preda al  panico  "Cazzo" sussurrai togliendomi i capelli sudati dalla fronte.  Mi alzai di corsa prendendo i vestiti per correre in bagno. Uscito dalla doccia mi guardai allo specchio fissando le mie lentiggini, presi il correttore, ma improvvisamente mi fermai ripensando a quello che era successo il giorno prima con Hyunjin, sentivo ancora il suo profumo si di me. Vidi arrossire il mio riflesso "Ahhh basta" mi schiaffeggiai le guance ed iniziai a ricoprire le mie lentiggini con la spugnetta ed il correttore. Scesi in cucina dove trovai mia madre  "Lix buongiorno oggi ho il turno di pomeriggio" mi sorrise. Stava sistemando i piatti puliti nelle mensole. Mi venne spontaneo guardarle il braccio che aveva scoperto alzando le maniche per non bagnarle lasciando La cicatrice ben visibile. Il mio stomaco si restrinse. "Lix? Tutto okay?" Si avvicinò a me Sforzai un sorriso, era inutile farla preoccupare "sisi tutto okay" la abbracciai forte "devo andare mamma, ci vediamo" "Non magni nulla?"  "Non ho molta fame" le sorrisi prima di uscire dalla porta. Sentii il mio telefono vibrare Jisung Ti aspetto direttamente in aula di chimica Ti ricordi come ci si arriva? Io Sisi mi ricordo Io Ci vediamo lì - - "Ei Felix è tutta la mattina che sei distratto" mi disse Jisung sedendosi al tavolo della mensa "Oh non è niente, sono solo stanco" Non parlammo per alcuni minuti  "Felix... ho chiesto a Minho di mangiare con noi non ti offendi vero?" Disse poi posando il telefono in tasca "Nono perché dovrei? Inizia la missione 'scopriamo la sessualità di Han Jisung'" "Shhhhh" si coprì il viso con le mani "intendevo che probabilmente si porterà i suoi amici" Infatti vidi venire verso di noi Minho affiancato da Changbin e da Hyunjin. "Felix perché sei rosso in viso?" Mi sussurrò Jisung. Non ebbi il tempo di rispondere che Minho si sedette davanti a Jisung e Hyunjin davanti a me. Evitai accuratamente il suo sguardo "Quanto diavolo mangi Jisung" disse ridendo Minho  "Siete voi che mangiate poco" Guardai il mio vassoio , il coltello che avevo preso per tagliare meglio la carne mi riportò al sogno di quella notte, sentii dei brividi in tutto il corpo "Felix?"  "Eiii terra chiama Felix!!!" Jisung prese il mio viso tra le mani "Eh? Si che c'è?" dissi liberandomi dalla sua presa  "Sono cinque minuti che ti chiamiamo" disse Hyunjin  "Scusate..." "L'ho detto che è da sta mattina che sei strano" ripetè Jisung  "E io ti ho detto che non ho niente!" Quasi urlai Misi le mani tra i capelli "scusa non volevo, so che sei solo preoccupato" mi sforzai di sorridere "sto bene... vado un attimo in bagno" dissi scombinando i capelli di Jisung per poi alzarmi dal tavolo  Dopo essermi quasi perso due volte trovai il bagno. Una cosa positiva dei bagni in corea erano gli specchi enormi, come quelli dei film americani. Iniziai a buttarmi l'acqua gelida sul viso sfregando gli occhi, guardai per un secondo il mio riflesso per poi prendere il mio correttore nello zaino. "Non ti è bastata la lezione di ieri?" Mi guardai nello specchio e vidi Hyunjin dietro si me. Mi girai di scatto "Sei uno stalker?" Gli chiesi come se non lo volessi lì anche se in realtà una parte di me era segretamente attratta dalla sua presenza dopo quello che era successo il giorno prima. "Mmmmmh" fu tutto quello che uscì dalla sua bocca, si avvicinò di più a me, quando Chan comparve dalla porta. "Ehi ragazzi" ci salutò sorridendo "che fate qui?"  -siamo in un bagno che cosa potremmo mai fare?- Hyunjin guardò Chan e gli sorrise in modo dolce, tutta un'altra cosa rispetto ai sorrisi molesti che faceva a me. Mi chiesi se le voci sulla loro presunta relazione fossero vere -ma poi perché mi importa? Non me ne frega nulla- Eppure la cosa mi incuriosiva più di quanto avrebbe dovuto, nonostante ciò non volevo stare solo con loro due quindi feci per andarmene quando sentii la stretta di Hyunjin sulla mia spalla "Oggi facciamo da me per il compito, ti invio la posizione" Sbuffai "onestamente Hyunjin con tutta la posizione è possibile che io non la sappia trovare comunque, non ci capisco nulla delle vostre vie" volevo solo andarmene da quel bagno Hyunjin mi guardò per qualche secondo "allora vieni direttamente con me da qua. Finisco alle 14"  concluse per poi andarsene Uscii anche  io e mi assicurai di andare dal lato opposto rispetto al suo, mi guardai la mano, il correttore era ancora tra le mie dita senza che io l'avessi messo, me ne ero completamente dimenticato, ma ormai non sarei tornato in bagno. Posai il correttore e scrissi a Jisung per sapere dove fosse. - - Super sexy boy che ho mangiato con lo sguardo Aspettami all'uscita dalla parte del cortile. Avevo finito le lezioni all'una quel giorno, ma dovetti aspettare il principino, dunque decisi di impiegare il tempo facendo gli esercizi di chimica in modo da non doverli fare poi a casa. Ero intento a fare un calcolo con la calcolatrice con la penna tra i denti quando un profumo familiare mi raggiunse  "Vogliamo andare?" Chiese Hyunjin con la sua solita gioia di vivere "Un schecondo" dissi ancora con la penna in bocca. Posai la calcolatrice e scrissi il risultato per poi posare tutto nello zaino. Durante il tragitto non disse una parola se ne stava davanti a me di almeno due passi guardandosi i piedi e con una sigaretta in bocca. Pensai che se al posto mio ci fosse stato Chan sicuramente non sarebbe stato così distaccato e freddo, chissà che avrebbero fatto o che si sarebbero detti, Hyunjin avrebbe sorriso sicuramente  -no ma aspetta a me cosa interessa?- Niente ecco cosa me ne interessava, assolutamente niente, alzai lo sguardo al cielo dopo aver sentito un tuono abbastanza violento.  Iniziò a piovere da prima solo un paio di gocce, ma nel giro di neanche mezzo minuto diventò un violento temporale. Hyunjin mi prese il polso e iniziò a correre, io mi lasciai semplicemente trascinare fino a quando non arrivammo davanti ad una villa enorme. Il ragazzo moro prese le chiavi e mi trascinò dentro. "Aspetta qui" disse una volta all'ingresso. Quel suo modo di dare sempre ordini a tutti stava iniziando a darmi sui nervi. Mi guardai intorno, quella casa era molto cupa e scura, c'era un silenzio tombale, quindi dedussi che non ci fosse nessuno Hyunjin tornò dopo qualche minuto con solo un asciugamano in vita. Non riuscii a non posare i miei occhi sul suo petto, era più muscoloso di quanto sembrasse con i vestiti e più bello di quanto avrei mai potuto pensare. Mi porse degli asciugamani e dei vestiti  "Asciugati e mettiti questi che mi stai inzuppando il pavimento" ordinò mentre si asciugava i capelli. Riuscii finalmente a staccare gli occhi dalla sua figura "puoi anche cambiarti qui tanto non c'è nessuno" sussurrò fissandomi per analizzare la mia reazione  Mi sforzai con tutto me stesso per non cambiare espressione "dov'è il bagno?" Chiesi più naturalmente possibile  Hyunjin ruotò gli occhi "dopo le scale, la seconda porta, la terza è camera mia io ti aspetto lì" disse per poi salire le scale lasciandomi indietro  Una volta in bagno mi asciugai e diedi un'occhiata ai vestiti che mi aveva dato Hyunjin, erano una maglietta bianca a maniche corte , che sicuramente su di lui che era almeno dieci centimetri più alto di me doveva star bene, mentre su di me era oversize, il che in realtà non mi dispiaceva . L'altro indumento invece era un sotto della tuta nero, mi stava un po' troppo lunga e dovetti farci i risvoltini per non rischiare di inciamparci Mi guardai allo specchio un attimo, sembravo un bambino e le lentiggini non aiutavano per nulla. Sbuffai ed uscii dal bagno. La stanza di Hyunjin aveva le pareti nere ed i mobili bianchi, pensai gli si addicesse Molto in effetti : cupa,  ma raffinata  Il moro era sdraiato sul letto e si era vestito grazie a Dio , quando mi vide entrare alzò la testa e spostò la mascella di lato. Lo vidi arrossire leggermente, ma sicuramente fu solo una mia impressione. Uno come lui non sarebbe mai arrossito vedendomi conciato in quel modo. Mi voltai e vidi il mio zaino che Hyunjin aveva poggiato a terra, lo raggiunsi ed aprii la tasca anteriore per prendere il correttore. Appena lo presi una mano da dietro me lo strappo via Il principe dell'università scosse la testa  "Non ci provare neanche" disse tra un mezzo sorriso e un mezzo ghigno "Dai Hyunjin non fare il coglione" mi avvicinai a lui cercando di riprendere il correttore, lui però essendo più alto di me, lo mise dove non avrei potuto prenderlo senza toccare il suo corpo "Stiamo perdendo tempo Felix, il nostro progetto ci aspetta" disse prendendomi in giro. Dopo un po' mi arresi, feci un respiro profondo alzando e abbassando le spalle  "Almeno rimettilo nello zaino" gliela diedi vinta sedendomi su una sedia vicino alla scrivania. Lui sorrise fiero di se e posò il trucco al suo posto per poi mettersi seduto vicino a me. Ci guardammo per qualche istante poi io distolsi lo sguardo "ieri abbiamo analizzato un solo tipo di parete, dovremmo prendere in esame più tipo di cellule per vedere la differenza e l'esigenza tra le specie" Hyunjin annui e ci mettemmo a lavoro - - "No vabbè guarda come si vede in profondità" sorrisi come un bambino "o my gosh look this too" , mi girai trovando gli occhi di Hyunjin su di me, lui sorrise in un modo molto tenero. Schiusi le labbra un pò sorpreso, era la prima volta che mi sorrideva così, il mio sguardo cadde sulle sue labbra rosee. Il boato di un tuono mi riportò alla realtà , presi il telefono per guardare l'ora  Erano le 18.46  "Forse ti conviene rimanere qui per la notte" suggerì Hyunjin guardandosi le unghie  "No,no meglio di no.. ce non voglio disturbare e poi posso tornare a casa" Il moro girò lo sguardo verso di me "non disturbi nessuno perché non c'è nessuno tranne me qui" poi incrociò le braccia "e farti tornare a casa con questo tempo senza che tu sappia neanche dove andare non mi sembra la scelta più logica" fece un'altra pausa martellandosi poi le dita sul mento "non ti voglio sulla coscienza" Il suo ragionamento non era per nulla sbagliato e me ne rendevo conto benissimo, ma restare lì con lui non mi convinceva molto come idea. "I tuoi non tornano a casa?" Chiesi un pò per curiosità un pò perché non volevo stare solo in quella casa enorme con lui "Dovrebbero essere a Shanghai... questa volta credo" era completamente disinteressato " puoi dormire qua tanto siamo due maschi"  Dormire con lui?  "Non so, nel senso..." cercai do trovare una scusa  "Non vorrai dirmi che ti vergogni?" Mi sorrise maliziosamente  "E anche se fosse?" Feci il broncio incrociando le braccia facendolo ridere sonoramente, era la prima volta che rideva così con me, sorrisi istintivamente. "Andiamo a mangiare qualcosa" ordinò poi Hyunjin  Anche la cucina non era da meno rispetto al resto della casa pensai che probabilmente il suo piano di lavoro da solo era più grande di tutta la  mia cucina  "Ti va se riscaldo dei Tteokbokki?" Mi chiese aprendo il frigorifero  "Dei che??" Chiesi confuso Hyunjin mi guardò sgranando gli occhi e mettendo una mano sul cuore per poi simulare uno svenimento "non mi verrai a dire che non hai mai mangiato i  Tteokbokki" "E sono sopravvissuto fin'ora pensa te"scherzai  "No tu ora torni in Australia a mangiare canguri!!!" Finse di essere offeso  Gli sorrisi alzando le mani "Ti aprirò un mondo" disse prendendo un piatto e mettendolo nel microonde Mi poggiai sul piano di lavoro avvicinandomi a lui. Lui mise il braccio dietro di me per prendere dei piatti dallo scaffale, il suo viso era vicinissimo al mio ed ecco tornare quella stana sensazione che compariva sempre quando i nostri corpi si sfioravano Vidi il suo sguardo posarsi sulle mie labbra ed andai nel panico "Devo avvertire mia madre che sto fuori sta notte" lo spostai abbastanza violentemente e presi il telefono dalla mia tasca per scrivere un messaggio a mia madre. Alzai la testa e lo trovai intento a mettere il cibo nei piatti  "Mangiamo" disse si nuovo distaccato
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