SABATO, PRIMO MATTINO

1256 Parole

SABATO, PRIMO MATTINOL’orologio segna le otto e lo stomaco borbotta. Hanno ragione i succhi gastrici, è ora di prendermi una pausa. «Panizza, vado a fare colazione, se mi cerca il questore digli che sono morto.» Mi guarda stralunato, ci pensa su un po’ e alla fine ci arriva da solo. «Ho capito dottore, vada tranquillo.» Esco dal commissariato e mi dirigo a piedi verso piazzale Istria. Strada facendo sento già in bocca il sapore del caffè di Lucio, il suo bar è il migliore della zona. Peccato che sia sabato, non ci sarà Arianna come quella prima volta. Indimenticabile. Sull’insegna c’è scritto Bar Dea, non è vicinissimo al commissariato ma tutti quelli che ho provato finora servono un caffè schifoso. Entro. Da dietro il bancone mi sorride la barista. È una ragazza giovane, bionda natur

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