NELLA FORESTA VERGINE Il piccolo drappello aveva scelto, per attendere il sorgere della luna, uno spazio occupato dalle enormi radici d'un summameira, un albero dal fusto colossale che doveva torreggiare su tutti i vegetali della foresta. Questi alberi, che toccano sovente i sessanta ed anche i settanta metri d'altezza, sono sorretti da speroni naturali formati da radici d'uno spessore straordinario, assai nodose e perfettamente simmetriche, le quali, scostandosi dalla base, formano una serie di arcate assai bizzarre, sotto cui possono trovare comodo rifugio una ventina e più di persone. Era una specie di nascondiglio fortificato, che metteva il Corsaro ed i suoi compagni al sicuro da ogni improvviso assalto, sia da parte delle fiere, che degli uomini. Accomodatisi alla meglio sotto i

