Il punto di vista di Bradley.
Bradley era seduto nel suo ufficio, aggrottando le sopracciglia. Non gli era piaciuto sentire il suo Beta Cooper dirgli che la stilista Piper Harper aveva fatto piangere Hadley. Non gli era piaciuto nemmeno sapere che aveva strappato la foto dell'abito che desiderava, perché la ragazza sognava di indossare quel particolare abito da anni. Hadley era una bambina dal carattere così dolce, non aveva mai fatto del male a nessuno, non aveva un briciolo di cattiveria in corpo.
Ora una stilista umana non solo si era rifiutata di fare l'abito che lei sognava di indossare, ma aveva strappato il disegno che aveva conservato per tutti questi anni, in attesa del giorno in cui sarebbe stata abbastanza grande da avere un abito tutto suo.
Lui le aveva sempre detto di no; lei era troppo giovane. Ma ora aveva compiuto 18 anni e a un certo punto, avrebbe trovato il suo compagno e avrebbe voluto quell'abito, l'aveva sempre voluto, e mai una volta negli ultimi quattro anni in cui l'aveva vista aveva cambiato idea.
Sua sorella maggiore Megan aveva indossato un abito con l'etichetta Piper quando aveva trovato il suo compagno e, a quanto pare, erano stati venduti qui in uno dei negozi del branco, prima che questa donna Piper Harper diventasse famosa e si dedicasse solo a Piper, che ora produceva solo abiti da sposa.
Questa donna, Piper Harper, non solo era stata scortese, ma non si era nemmeno lasciata intimidire da Cooper: l'umana aveva semplicemente mantenuto la sua posizione, aveva alzato un sopracciglio di fronte alla sua aura che lui le aveva lanciato contro, e a quanto pare non si era nemmeno tirata indietro quando Acciaio, il lupo di Cooper, si era alzato per cercare di spaventare o scioccare la donna e indurla a indietreggiare e ad acconsentire a dare ad Hadley il vestito che voleva.
“È strano Brad, non ho sentito nulla di lei, nemmeno un odore umano. Non credo che sia umana; molti si sarebbero pisciati addosso se Acciaio li avesse fissati, non questa donna”. Gli disse Cooper.
“Cosa pensi esattamente?”.
“Niente, a tutti gli effetti sembra umana”. Rispose Cooper.
“Ma non lo è?”. Il broncio di Brads si fece ancora più profondo.
“Ne dubito, ma qualunque cosa sia. Il suo odore è completamente mascherato, direi”.
“Rimani lì, uscirò e mi occuperò io stesso di quella donna. Se Hadley vuole quel vestito, lo avrà. Sogna quel vestito da anni”.
“Brad, anche Eddie ha sentito qualcosa di strano in lei”, sentì il suo Beta sospirare.
“Sarebbe?” Confida che il suo Gamma provi a sentire la donna.
“Rabbia, quando è uscita dal negozio, mentre noi eravamo ancora dall'altra parte della strada, ha guardato ognuno di noi a turno, ha alzato gli occhi e poi si è allontanata lungo la strada. Mi è stato difficile non andare a spaventare quella donna”.
“Eddie, ti ha fermato in altre parole!”. Bradley scosse la testa; probabilmente era l'unica cosa che lo avrebbe fermato. Una preoccupazione da parte dei Gamma “Ha guardato ognuno di voi?”.
“Sì, proprio a ciascuno di noi”.
“Pensi che sappia cosa siete?”.
“È probabile. Ha preso subito in antipatia Harper e anche me”.
“Immagino che lo scopriremo quando andrò a far visita a quella donna, potrei farla piangere, come ha fatto con Hadley”, mormorò.
Si sedette battendo la penna sulla scrivania: probabilmente Cooper aveva ragione nell'ipotizzare che non fosse umana, raramente si sbagliava nelle sue intuizioni, e il fatto che il suo lupo non avesse minimamente infastidito la donna la diceva lunga sul fatto che non fosse umana.
Brad si alzò dalla scrivania e si diresse verso la boutique di Renee, entrando nel negozio e vedendo Renee che gli sorrideva “Alfa, in cosa posso aiutarti?”, chiese subito.
“Hadley ha problemi a trovare il vestito che desidera”, le disse.
“Ah sì”, Renee annuì ”L'abito di Piper Hadley! Hadley è venuta qui e mi ha chiesto se potevo ordinarglielo. Niente da fare, Alpha, temo che non sia più in produzione”.
“Non viene più prodotto?”, chiese incuriosito.
“La signora con cui ho parlato ha detto che è fuori stagione e che ne è stato fatto solo uno, solo da esposizione, che non sono stati presi ordini e che è stato tolto dal catalogo”.
Questo non gli sembrava giusto: “Ha mai conosciuto questa Piper Harper, prima che diventasse famosa?” Voleva conoscere il passato di quella donna.
Renee sollevò un sopracciglio verso di lui “Sì”, annuì con un'espressione corrucciata, scosse la testa e sembrò un po' confusa dalla sua domanda “Ho tenuto i suoi abiti per circa tre anni e mezzo qui in negozio, poi niente, è sparita, non si è più vista”.
“Com'era quella donna?”, domandò con aria severa, "devo andare a occuparmi di lei di persona".
“Calma”.
“Tutto qui?”
“Sì, tutto qui”. Renee annuì: “Non mi ha mai detto molto”.
Bradley se ne andò con la stessa frustrazione con cui era entrato nel negozio, tornò nel suo ufficio e cercò su Google la donna, venne fuori solo la sua azienda, la Piper Harper Designs, una foto di un gruppo di donne, fuori dalla vetrina di un negozio, non aveva idea di quale fosse, da quello che poteva aver scoperto. Faceva un bel po' di viaggi e sfilate di moda per spose, aveva tre negozi e sulla pagina della sua azienda c'era il progetto di aprire presto il suo primo negozio internazionale.
Aveva buone recensioni da parte di clienti facoltosi, per lo più umani. Tuttavia, notò che alcuni nomi avevano un suono vecchio o antico, il che gli fece pensare che alcuni non fossero affatto umani.Forse questa donna conosceva semplicemente le creature ultraterrene, e quindi non era così facilmente spaventata o intimorita da loro.
Scorreva le informazioni cercando di scoprire qualcosa sulla donna stessa, niente di che, era apparsa circa 6 anni fa e aveva avuto successo, aveva già il suo primo negozio a Portland per un anno e mezzo prima di diventare famosa. Dove sapeva che Hadley e la sua unità si trovavano.
Probabilmente, se questa donna era abituata ad avere a che fare con lupi, vampiri e altre creature, il suo odore era stato mascherato per impedire loro di rintracciarla nel suo luogo di residenza, una sicurezza per così dire.
Sospirò e si prenotò per un volo con la Wolf Airlines, firmò tutti i documenti necessari per promettere di non iniziare una lotta a mezz'aria se si fosse imbattuto in un branco rivale, secondo le regole del consiglio dei lupi, poi preparò una valigia.
Non gli piaceva dover lasciare incustodito il suo branco, che non era grande come altri in giro, solo 800 lupi, e aveva chiamato al suo posto il fratello minore Hendrix per proteggere il branco mentre lui era via. L'uomo era un buon lupo forte, anche se a 24 anni era ancora giovane. Poteva essere un po' negligente nei suoi compiti, ma Bradley sapeva che se ci fosse stato un attacco, Hendrix avrebbe fatto di tutto per proteggere il branco e la sua compagna.
Hendrix era anche infelice per il pianto di Hadley, che era la loro sorella minore, un cucciolo a sorpresa, suo padre e la sua compagna della seconda opportunità, entrambi avevano figli propri e non avevano intenzione di averne altri. Ma c'era Hadley un anno dopo che si erano trovati, morbida e dolce come lo era la sua matrigna, aveva 18 anni quando Hadley era nata, attualmente era di nuovo due volte lei.
Il suo volo era il giorno successivo, nel tardo pomeriggio. Bradley arrivò e trovò Hadley rintanata nella sua stanza nella suite dell'albergo, seduta a guardare fuori dalla finestra; lei lo guardò e lui sospirò e si avvicinò a lei, abbracciando la sorellina: “Dai, non è poi così male”.
“È stata così cattiva. Come può una persona che fa cose così belle essere così cattiva?”, gli chiese.
Bradley scosse la testa: “Non lo so, ma domani passeremo la giornata a fare shopping e se non trovi nulla che ti piaccia altrove, andrò io stesso a trattare con quella donna”.
“Non voglio un altro vestito”, gli disse imbronciata.
“Forse non hai scelta, Hadley. Ho parlato con Renee; ha detto che il vestito è di una vecchia stagione e che non lo producono più”, le disse gentilmente, non volendo turbarla ulteriormente.
“Ma Piper Harper potrebbe. È per questo che sono voluta venire proprio qui al negozio, dove lavora. Per chiederglielo di persona”. Lo guardava lei, con quei suoi grandi occhi blu, implorandolo. Come si potesse non darle quello che voleva non lo capiva. Aveva pietà del povero lupo che sarebbe stato il suo compagno, era già condannato, quegli occhi così grandi ed espressivi, quell'uomo non sarebbe mai stato in grado di dire di no ad Hadley.
“Va bene, ma prima lascia che ti porti a fare shopping domani. Prova altri abiti, sii aperta”, le disse con fermezza.
Guardò Hadley imbronciarsi di nuovo verso di lui, ma poi annuì e disse: “Sì Bradley”.
“Brava, ora andiamo a mangiare, sto morendo di fame”.
“Sei sempre affamato, cosi ingrasserai”, lo prese in giro.
Bradley rise: “È improbabile, mi alleno molto e Benson mi strappa sempre via per andare a caccia. Non c'è un grammo di grasso su di me”, la punzecchiò sulla pancia, "Un giorno il destino ti punirà"
Finalmente la vide sorridere “Sì, e sarà tutto un cucciolo”. La guardò mentre spingeva la pancia in fuori cercando di far sembrare che fosse già incinta.
“Basta così, sei troppo giovane per questo”, le disse, prendendola per mano e conducendola fuori dalla sua stanza per poter andare a mangiare
Trascorsero l'intera giornata successiva trascinando Hadley da un negozio di abiti da sposa all'altro, e sebbene lei provasse molti abiti e fosse bellissima in tutti, non sorrideva mai veramente, ed Eddie si limitava a sospirare dopo ogni abito e a scuotere la testa.
“Brad, non funzionerà. La ragazza era una palla di eccitazione scintillante quando è entrata nel negozio Goddess Gowns di Piper Harper, e io non riesco a captare niente di tutto ciò ora".
Bradley sapeva che avrebbe dovuto affrontare la donna, ma non ne aveva molta voglia, odiava dover spingere la sua Aura Alfa sugli umani, preferiva usare il suo fascino e il suo bell'aspetto, ma questa Piper Harper, da quello che aveva capito da Cooper, non si sarebbe fatta intimidire.
Se non era umana, come Cooper sospettava, allora non sapeva nemmeno in cosa si sarebbe imbattuto domani, poteva benissimo essere una strega per quanto ne sapeva, e affrontare una di loro era un no, soprattutto se aveva delle sorelle intorno o una congregazione. Non voleva che questo gli si ritorcesse contro, ma non riuscì a trovare nulla su di lei, né la sua unità riuscì a trovare niente, era apparsa e aveva aperto un negozio appena 7 anni e mezzo fa, fino ad allora non sembrava esistere affatto.
Finalmente riuscì a ottenere una foto di lei, una donna piccola, capelli castano caramello chiaro con meches che le scendevano oltre le spalle, occhi color miele, piuttosto carina con quella leggera sfumatura dorata e una pelle molto chiara, probabilmente non vedeva molto il sole. Nella foto sembrava giovane, indossava un tailleur bianco con una camicetta viola scuro, era una foto di lei sulla copertina di una rivista di pochi mesi fa.
“Quella donna minuta non si è affatto spaventata di fronte a Acciaio?”.
“No”.
Nessun umano così piccolo poteva reggere il confronto con la ferocia di Cooper ed Acciaio, si accigliò, non gli piaceva che non potessero scoprire da dove fosse venuta, o quale fosse il suo passato, o cosa fosse, se è per questo. Troppo nulla intorno a lei lo metteva più che a disagio. Piper Harper, probabilmente non era il suo vero nome, probabilmente aveva lasciato il suo passato ed era diventata un'altra persona quando si era trasferita qui. Era per questo che non aveva nulla nel suo passato.
Brad aveva chiamato il negozio più volte quella mattina, per chiedere di parlare con questa Piper Harper, ed era stato informato che non era in negozio, ma lavorava nel suo studio tutto il giorno. Non avrebbe preso appuntamenti, così mandò le sue Delta e Gamma a controllare il negozio alle 11, solo per scoprire che quella maledetta donna era lì, e che il suo studio facesse parte del negozio.
Lo fece infuriare. Brad aveva preso Hadley e le aveva detto: “Andiamo a risolvere la questione, avrai il tuo vestito da Piper Harper, te lo garantisco”. Quella mattina aveva chiamato quattro volte per parlare con la donna, invece di andare lì e affrontarla, e la sua assistente Izzy gli aveva detto ogni volta la stessa cosa, che non era lì. Ebbene, lei c'era eccome, Eddie e Harry avevano visto la donna stessa attraversare la strada e prendere un giro di caffè per sé e per i suoi dipendenti, portandone indietro ben sei tazze.
Izzy, la commessa, era rimasta in piedi a fissarlo, e un attimo dopo il suo sguardo si era spostato su Hadley, aggrottando le sopracciglia proprio verso la ragazza. L'aveva chiaramente riconosciuta dalla sua precedente visita al negozio con Cooper.
Lui le aveva risposto di scatto: “Dov'è Piper Harper?”, mostrando la sua irritazione, che era inevitabile, visto il modo in cui era stato trattato per tutto il giorno, cosa a cui non era affatto abituato. Le persone facevano quello che gli veniva detto, non rifiutavano le sue richieste, di certo non lo evitavano o gli mentivano apertamente.
Izzy aveva chiuso la bocca di scatto, ma i suoi occhi l'avevano smentita, alzando fugacemente lo sguardo verso il soppalco del negozio. Lui non se l'era perso e, contro il suo volere, salì lì e sbattè la porta per entrare.
Vide quella donna, Piper Harper, voltarsi dal vestito che stava lavorando e guardarlo, osservò come i suoi occhi castani si fossero completamente allargati mentre lo fissava, vide il dolore reale balenare in quegli occhi, mentre i suoi si fissavano nei suoi. Vide tutto il suo corpo reagire alla sua presenza nella stanza. Rimase immediatamente radicata sul posto, il suo battito cardiaco aumentò drasticamente e smise di respirare all'improvviso, come se avesse dimenticato come si fa a respirare, mentre rimaneva a fissarlo.
Vide la sua pelle color crema impallidire, proprio davanti ai suoi occhi, e poi, quando Hadley entrò nella stanza accanto a lui, impallidì completamente, i suoi occhi marroni si spensero e persero la loro lucentezza, quella tonalità dorata era sparita e lasciò i suoi occhi marroni insipidi, e il suo battito cardiaco accelerava in modo incontrollato, la vide sprigionarsi in una coltre di sudore e registrò il dolore nella sua espressione facciale.
Bradley non riusciva a capire la reazione di lei, non sentiva alcun odore in questa stanza, il suo Beta aveva ragione, lei non aveva alcun odore. La reazione di lei lo fece infuriare ancora di più. Perché mai questa donna avrebbe dovuto provare dolore solo per aver posato gli occhi su di lui? E questo era ciò che vedeva.
Il respiro che finalmente riuscì a trascinare nei polmoni, che sembrava aver richiesto uno sforzo notevole per essere emesso, la guardò mentre si allontanava da lui e scuoteva lentamente la testa come per dire: “No, tu non puoi stare qui”, perché mai avrebbe dovuto avere quel tipo di reazione nei suoi confronti.
Non ricordava di averla mai incontrata prima, non c'era motivo per una reazione del genere nei suoi confronti, sì, lui sembrava arrabbiato e irritato, ma questo avrebbe dovuto spaventarla, non provocarle dolore. “Farai a Hadley il vestito che desidera”, la informò, e non aveva intenzione di accettare un no come risposta. Lasciò che il suo tono parlasse per lui, lasciando intendere che lei avrebbe fatto come le era stato detto.
Vide quella maledetta donna scuotere di nuovo la testa, sfidando lui e la sua richiesta. La guardò dritta negli occhi, nessuno gli aveva detto di no, non aveva intenzione di lasciare che questa donna iniziasse una tendenza. Fece un passo avanti verso di lei, non se ne sarebbe andato finché Hadley non avesse ricevuto il suo vestito.
Piper Harper indietreggiò di un passo, nel momento in cui lui fece un passo avanti, non voleva stare vicino a lui. Poi i suoi occhi divennero di un bianco brillante, molto simile a quello di un lupo, ma di un bianco, strano e bello allo stesso tempo. Guardò dritto in essi solo per vedere la sua bestia ringhiare in modo basso e minaccioso verso di lui.
Lo sconvolse più di un po', perché capì che quella donna era un lupo. Gli occhi bianchi da lupo devono essere molto rari. Hadley gli toccò il braccio e lui li vide, quegli occhi, spostarsi verso il modo in cui Hadley gli teneva il braccio e poi sparire, sentì Hadley pronunciare dolcemente il suo nome e poi la donna davanti a lui sparì, a tutta velocità da lupo. Svanì attraverso una porta comunicante che ora stava fissando e che si chiuse dietro di lei, sbattendo. Il suo udito la colse mentre fuggiva dall'edificio, uscendo da un'altra porta e scendendo una serie di scale, solo per allontanarsi da lui, a quanto pare.
Sentì il suo lupo Benson sbuffare nella sua mente, confuso anche dalla reazione di lei.
“Bradley, aveva paura di te”. Harper sospirò e scosse la testa.
“No, non è vero”, le rispose, Bradley non credeva affatto che Piper Harper avesse paura di lui. Non sentiva alcun odore di paura in quella stanza, la paura aveva un odore molto particolare, per lui sapeva di erbacce astringenti.
“Ma ho sentito il suo cuore battere forte e il modo in cui è scappata”.
“Non era paura, Hadley. Era dolore. Guardarmi le provocava dolore fisico”. L'aveva visto, e prima che lei fuggisse dalla stanza, o dall'intero edificio, l'aveva sentito sprigionarsi da lei e dal suo lupo a ondate. Bradley guardò dove c'era la mano di Hadley sul suo braccio, Piper e il suo lupo avevano guardato proprio lì, e altro dolore era scaturito da loro, non solo da Piper ma anche dal suo lupo. Stava succedendo qualcos'altro.
Bradley si avvicinò e attraversò la porta della stanza successiva, un ufficio, si spinse verso il balcone che riusciva a vedere e vide le scale che portavano giù e lontano, si guardò intorno, ma non riuscì a vederla, era sparita, erano troppo veloci, ora erano spariti. Si accigliò e si voltò per riaccompagnare Hadley all'albergo.
Era incerto su cosa fosse appena successo in questa stanza, ma qualcosa gli frullava nel cervello, anche se quegli occhi, era pronto a scommettere che non molti lupi avessero gli occhi bianchi come quelli di lei, qualcosa in essi lo preoccupava.
Bradley doveva tornare lì da solo, senza Hadley, la ragazza al suo fianco aveva aumentato enormemente il dolore della donna, passò davanti alla sua assistente che lo fissava, sembrava preoccupata, probabilmente aveva sentito il capo fuggire, non se ne era andata in silenzio. Spostò lo sguardo da lei e uscì dal negozio portando Hadley con sé, la mise ad attendere qualche parcheggio più in là e salì lui stesso.
“Torniamo in albergo”, disse a Cooper.
“Che cosa è successo?” Gli chiese Cooper.
“Niente.” Bradley mormorò: “È un lupo”.
“No”, vide il suo Beta aggrottare le sopracciglia, con l'incredulità sul volto.
“Ha dei bellissimi occhi da lupo bianco”. Hadley sospirò “Ma Bradley non le piaceva affatto”.
Bradley si accigliò alle parole delle sorelle.
“Occhi di lupo bianchi”, sentì mormorare Cooper.
“Sì, bianchi con il nero intorno ai bordi. Rari, immagino”. Bradley rispose non pensando che fosse una domanda.
“Che cos'è, Brad?”.
“Non lo so, mi si strizza solo il cervello”.
“Credo che si sia comportata come se fosse la tua compagna”. Hadley si intromise all'improvviso dal sedile posteriore.
Lui si girò e la guardò, proprio verso di lei, con un profondo broncio sul volto, nessuno nel branco, nemmeno i suoi genitori, sapeva di quel giorno, certamente non Hadley. Bradley sentiva anche gli occhi di Coop su di lui.
“Perché dici così?”, chiese alla sorellina, non riuscendo a capire la sua logica.
L'ho vista fare spallucce “Tutto il suo corpo è impazzito, ho cercato di dirle di calmarsi, stavo per farle un collegamento mentale con quello che pensavo, ma poi, quando l'ho toccata, è scappata via. È stato strano, l'ho capito anch'io come l'ha capito il mio lupo “Sei riuscito a sentire il suo odore?”.
“No”, rispose Hadley, e non ci riusciva, e non era nemmeno probabile che ci riuscisse con il suo odore sempre mascherato. Si girò di nuovo sul sedile. C'era tanto dolore in quella donna, pensò, e poi ancora di più quando Hadley lo aveva toccato.
La sua immediata antipatia nei confronti di Cooper e Hadley l'altro giorno. Anche lei era un lupo. Ora si stava accigliando, lei sapeva chi era, di questo Bradley era certa, lo aveva già visto prima, probabilmente aveva saputo chi era Cooper quando era entrato nel negozio.
“Bradley?”, disse Cooper.
“Non ora”, disse di scatto al suo Beta; sapeva cosa stava pensando quell'uomo. Perché ora lo stava maledettamente pensando anche lui. Il dolore che aveva squarciato lui e Benson otto anni prima. Dal nulla. Non l'aveva capito e l'aveva quasi ucciso. Quella notte... Bradley si voltò a guardare fuori dal finestrino dell'auto. Non aveva sentito nemmeno l'odore di quella ragazza, quella nel suo letto, non aveva sentito nulla quella notte.
Poi, poco dopo, oltre a quel dolore, aveva sentito qualcuno che lo rifiutava come alfa e si era ribellato, questo lo aveva squarciato, aveva intensificato il dolore che già provava, si era quasi strappato il cuore con gli artigli per cercare di farlo smettere. Era così dannatamente brutto che avrebbe preferito morire piuttosto che provare quel dolore.
Il suo medico del branco lo aveva sedato perché lui e Benson non erano stati in grado di affrontarlo. Ma solo pochi eletti lo sapevano. La sua unità e il suo medico di branco, Samuel. Questo è tutto.