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Era il marzo del 1471 e Firenze avrebbe accolto l’arrivo del duca di Milano, l’arrogante e prepotente Galeazzo Maria Sforza, alleato e vassallo del re di Francia che gli aveva riconosciuto i feudi di Genova e Savona.
La visita dello Sforza fu ricordata dai cittadini per l’ostentazione del lusso e per il numero di servitori, segretari, cortigiani e funzionari che lo accompagnarono insieme alla moglie Bona di Savoia, e fu ricordata anche dall’amministrazione della signoria a causa dell’ingente somma di denaro pubblico sperperata per accogliere l’illustre signore. I fiorentini non l’avrebbero perdonato facilmente a Lorenzo.
Andrea Del Verrocchio e Antonio Pollaiolo furono i principali artisti di corte, i due pittori dovettero tenere a bada la loro rivalità, così, mentre Verrocchio si sar
