Capitolo 8-2

2015 Parole

Feci un respiro profondo. Mi immaginai la mia compagna piegata in avanti su una di quelle panche, io che le inserivo un divaricatore nel culo e la scopavo fino a farla sottomettere completamente. Entrammo. Nel foyer rivestito di nero svettava il serpente a tre teste, lo stesso simbolo che mi avevano impresso col fuoco nella carne; era alto quanto me, il contorno rosso scuro brillava come sangue fresco sul pavimento, mentre ci avvicinavamo ai controlli di sicurezza. Non riconobbi il gigante guerriero Viken che custodiva la porta intera. Guardò Sophia, i suoi occhi si soffermarono sulle labbra perfette della mia compagna fino a quando non mi feci avanti mettendomi tra di loro e rompendo il contatto visivo. La guardia grugnì e mi sorrise senza scusarsi. Il Club Trinity era così, ogni desi

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