XXIII.Dinny si sedette nella piccola e spoglia sala d’aspetto a sfogliare il Times. Il giovane Croom era in piedi davanti alla finestra. «Dinny», disse voltandosi, «non avete idea di come potrei rendere questa storia meno spiacevole per Clare? In un certo senso la colpa è tutta mia; però ho fatto il possibile per dominarmi». Dinny guardò quel volto turbato. «Non saprei; non c’è altro che attenersi alla stretta verità». «Avete fiducia in quell’individuo là dentro?» «Piuttosto. Mi piace che prenda tabacco». «Non ho molta fiducia nell’opposizione. Perché Clare deve essere tormentata sul banco dei testimoni per nulla? Che cosa importa anche se mi mandano in rovina?» «Questo, in qualche modo, bisogna impedirlo». «Credete che lascerei…». «Non discutiamo di questo, Tony. Basta a ciascun g

