«Ebbene, Pastrini» rispose Franz, «ora che il mio compagno si è calmato, e voi avete potuto apprezzare le sue intenzioni pacifiche, sentiamo: chi è questo signor Luigi Vampa? È giovane o vecchio? È contadino o patrizio? Descrivetecelo affinché se lo avessimo per caso da incontrare nella società, come Giovanni Sbagar, o Lara, lo possiamo riconoscere.» «Non vi potevate rivolgere meglio che a me per averne esatti particolari, poiché ho conosciuto Luigi Vampa da ragazzo, e un giorno anzi che caddi nelle sue mani, andando da Ferentino ad Alatri, si sovvenne, fortunatamente per me, della nostra antica conoscenza, e non solo mi lasciò andare liberamente senza esigere riscatto, ma volle farmi il regalo di un bell'orologio, e raccontarmi tutta la sua storia.» «Vediamo l'orologio» disse Albert. P

