Capitolo 37 Le catacombe di San Sebastiano Forse Franz non aveva mai provato in vita sua un'impressione così immediata, un passaggio così improvviso dall'allegria alla tristezza, quanto in quel momento; si sarebbe detto che per opera del soffio di qualche demone della notte, Roma era stata cambiata in una vasta sepoltura. Un caso aumentava ancora l'intensità delle tenebre: la luna mancante non sorgeva che dopo le undici; e le strade per le quali passava il giovane erano immerse nella più profonda oscurità. Però il tragitto era corto, e in capo a dieci minuti la sua carrozza, o per meglio dire quella del conte, era davanti all'albergo Londra. Il pranzo era pronto; ma siccome Albert aveva avvertito che non contava di tornare presto, così Franz si mise a tavola senza di lui. Pastrini, ch

