Capitolo 37-2

2009 Parole

«Salite!» Disse il conte col tono con cui si darebbe un ordine al servitore. Il messaggero obbedì senza indugio, senza esitazione, anzi con sollecitudine. Saliti i quattro scalini dell'andito, entrò nell'albergo, ed in cinque secondi era già alla porta del salotto. «Ah, sei tu, Peppino?» Disse il conte. Ma Peppino invece di rispondergli, gli si gettò alle ginocchia, prese le mani del conte, e v'impresse a più riprese le labbra. «Ah, ah» disse il conte, «tu non hai ancora dimenticato che ti ho salvato la vita? È singolare! Eppure sono già otto giorni.» «No, Eccellenza, non lo dimenticherò mai...» rispose Peppino, con l'accento della più sentita riconoscenza. «Non mai? È troppo lungo; però è ancora molto che tu lo creda. Alzati e rispondimi.» Peppino gettò uno sguardo inquieto su Fr

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