PROLOGO
Quando era stata la prima volta?
Quando e come si era formata nella sua testa l’idea di uccidere?
Non lo ricordava.
Forse all’inizio era solo una fantasia consolatoria, un placebo che meglio di una medicina riusciva a lenire il suo dolore.
Non importava che fosse un pensiero assurdo, era efficace, perciò poteva ricorrere a lui in ogni momento.
Così l’idea di uccidere, più volte accarezzata, aveva preso un posto stabile nella sua mente, sino a diventare un pensiero dominante.
Odio e vendetta lo nutrivano e non credeva più che fosse inattuabile.
Doveva solo aspettare l’occasione, agire con prudenza e molta, molta astuzia.
Poi un giorno si era parlato della festa...