NELLE PRIGIONI DI KIRINE

1110 Parole

NELLE PRIGIONI DI KIRINE A Nael, sembravano essere passati giorni, da quando i Capitani Scuri l’avevano portato in quel luogo. Si era addormentato e svegliato un’infinità di volte, non rammentava nulla del tragitto che aveva fatto per giungere fino alla tetra cella in cui si trovava. Con sguardo stanco si guardò attorno. L’interno della stanza era buio, non c’erano finestre, nemmeno candele, la poca luce veniva dalla grata di una pesante porta di legno scuro. Forse al di là c’era una finestra. Era seduto su una delle quattro brande appese al muro con delle corde. Non c’era altro, ed era solo. Ancora una volta ricordò le immagini della battaglia, dei corpi senza vita dei suoi uomini, soprattutto quello di Duil, non riusciva a levarselo dalla testa, alcune lacrime gli scesero dagli occhi.

Lettura gratuita per i nuovi utenti
Scansiona per scaricare l'app
Facebookexpand_more
  • author-avatar
    Scrittore
  • chap_listIndice
  • likeAGGIUNGI