3 Elle Sento un forte colpo e poi delle grida. I suoni sono deboli, distanti. Cosa cazzo è successo? Cerco di muovere le braccia, ma qualcuno mi sta tenendo giù. Mi sfugge un gemito. Ho sonno, perché? Mi sento intontita mentre giro la testa lentamente da una parte all’altra e poi ricordo tutto: la sua bocca sul mio corpo, il calore fra le gambe che mi fa venire voglia di contorcermi e di stringere le cosce ma sono immobilizzata, e quando cerco di muovere i polsi e non posso, emetto un gemito soffocato. «Sta bene». Una voce lontana, maschile, che non riconosco mi fa aggrottare la fronte, confusa. «Se le metti un’altra mano addosso…». Sembra così arrabbiato. Perché? Cerco di ricordare. Vince. Mi balenano davanti agli occhi il suo bel viso e il sorriso impertinente. “Mi chiamo Vince”. Sen

