CAPITOLO XXIV. L'isolotto. Quell'isola, l'unica forse che era emersa nella savana, era ben più vasta di quella che aveva servito di rifugio ai due portoghesi, dopo la loro fuga dalla costa. Aveva una maggior estensione ed era coperta da bellissime piante che dovevano più tardi far accorrere nel Brasile delle flotte intere per imbarcarne i tronchi preziosissimi. Erano acagiù, piante che allora non avevano alcun pregio nemmeno per gl'indiani e che non dovevano venire apprezzati che tre secoli più tardi e anche per una mera combinazione. Ed infatti non fu che verso la fine del secolo XVII che presero il loro posto fra i legnami più preziosi dell'ebanisteria. Una nave, di ritorno dall'America, aveva caricato un certo numero di quei tronchi, come zavorra, non avendo trovato alcun articolo d

