IV. POMERIGGIO DI UN BICKETProprio in quel momento, Bicket rientrava in casa e deponeva il suo banchetto. Per tutto il mattino all’ombra di St. Paul, aveva rivissuto il giorno di festa. Le sue gambe e i suoi piedi erano eccezionalmente stanchi e anche la sua mente vacillava un poco. Si era ripromesso la consolazione di dare di tanto in tanto uno sguardo a quel pezzetto di giornale che quasi sembrava una fotografia di Vic. E invece l’aveva perso! Eppure non aveva tolto nulla di tasca, e alla sera aveva soltanto appeso la giacca senza svuotarla. Che fosse saltato fuori, in mezzo alla folla della stazione, o che avesse creduto d’infilarlo in tasca e invece l’avesse lasciato cader nel treno? Avrebbe tanto desiderato vedere anche l’originale. Ricordava che il nome della galleria cominciava per

