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JOLIE
«Grazie per essere venuto, dovevo aspettare qui il tizio delle riparazioni.»
Accompagno Mick in casa mia, fuori dal campus, e sembra strano che lui sia qui, nel mio salotto. È così alto che il soffitto sembra incombere sopra di lui e dal momento in cui ha messo piede in casa, quel familiare fremito tra noi è ricominciato.
«Nessun problema, non avevo capito che fossi così vicina al campus,» dice lui, guardandosi intorno nella villetta. Vorrei sapere cosa vede. È un posto intimo, con un divano componibile beige che ci hanno prestato i genitori di Christine e una TV a schermo piatto che ci ha comprato mio padre. Il piccolo salotto è collegato alla cucina open space, con i ripiani cosparsi di cibo dietetico e alcool. Da lì parte il corridoio, che conduce a tre camere da letto picc
