18 MICK Ci arrampichiamo sul tavolo per poterci afferrare. Un secondo prima, stavamo seduti lì, attraversando un campo minato di domande e pegni da pagare, e quello dopo ci stavamo baciando come se ne dipendesse la nostra vita. La lingua di Jolie è nella mia bocca, e gliela restituisco, baciandola con un fervore tale che potrebbero generarsi scintille. Le mie mani toccano il suo petto scoperto, scivolando in su, sopra la sua pelle di velluto fino al reggiseno di pizzo rosa che indossa. Piego i pollici dentro le coppe, per trovare i suoi capezzoli e disegnargli dei cerchi attorno con la punta delle dita. Lei geme nella mia bocca, e se non fossi già stato duro come una roccia, lo sarei sicuramente adesso. Mi alzo, senza staccarmi dalla sua bocca, e la porto con me. Non voglio questo tav

