CAPITOLO UNOPROLOGO
7 luglio 2014
Melecai, tu non mi conosci. Non conosci il sangue che le mie mani hanno versato né i peccati di cui mi sono macchiato. Li terrò nascosti finché posso, non voglio inquinare la tua splendida anima con la mia. Ma presto scoprirai che sono un guerriero. Una volta ero un mercenario e uccidevo per chiunque mi pagasse. Ero molto bravo a farlo, a uccidere per denaro. E, sebbene io ora combatta dalla parte giusta, per le ragioni più nobili, questo non basta a lavare il sangue dalle mie mani e dalla mia anima. Anche ora, secoli dopo, non sempre è facile affrontare i Demoni che mi porto dentro e che mi fanno vergognare degli errori commessi quando ero un Mortale.
Non credevo di poter tornare a provare davvero dei sentimenti.
Per lungo tempo sono rimasto indifferente nei confronti del mondo. Ho assistito a così tante tragedie e crudeltà, opera non dei Demoni, ma dei Mortali. Come vostri Guardiani, combattiamo per voi, ma voi non combattete per voi stessi. Continuate a perpetrare violenza l’uno contro l’altro, permettete alle tenebre di consumarvi ed è facile che i Demoni vi prendano. Illuminatevi perché, una volta che avrete inflitto a questo mondo un danno irreparabile, io non ci sarò più a salvarvi. E io posso vedere i vostri segreti più oscuri, credetemi, solo guardandovi negli occhi. Ma nei tuoi occhi, Melecai, non ci sono tenebre. Io ti proteggerò per sempre.
Mi rivolgo a tutti i Mortali che un giorno leggeranno questo diario. Io non proteggerò chi ha commesso crimini imperdonabili. Lucio potrebbe farlo, ma io no. Lascerò che le Ombre prendano la vostra anima, poi vi ucciderò. Non è malvagio lasciar morire chi ha causato sofferenza. Mi è capitato troppe volte per dubitare ancora. Ho sprecato così tanti anni cercando di salvare chi non lo meritava e perdendo chi era degno di essere salvato. Attraverso la mia arte, vi ho messi in guardia ovunque dai Demoni. Aprite gli occhi e guardateli per ciò che sono. Li ho dipinti e portati nelle gallerie d’arte di tutto il mondo. Vi ho mostrato i Demoni e le azioni violente che li conducono a voi. Ma voi vi limitate a sorridere, a sospirare o ad applaudire. Vorreste acquistarli per le pareti delle vostre case, ma non sono in vendita e per una ragione precisa. Più esseri umani possibili devono sapere cosa c’è là fuori. Solo così potranno rivolgersi alla luce. Ero solito minimizzare la vostra ignoranza, ma vi ha reso così tristi da non riuscire a vedere ciò che vi mettevo davanti. Non posso parlarvi apertamente, ma nessuna delle nostre leggi mi impedisce di dipingere la storia. Soffrivo troppo nel sapere che non potete vedere ciò che è davanti a voi. Tutto questo ora non mi angoscia più, ma a volte i miei sogni vengono tormentati dal ricordo delle anime buone che sono andate perdute, le anime di coloro che non sono riuscito a salvare.
Sì, dormo e, sì, sogno. Anche gli Immortali mangiano. Non siamo i vampiri scintillanti e sfavillanti della vostra Hollywood. I vampiri esistono, ma sono fatti di Ombre. Non sono affatto le bellissime creature che voi credete. I Mortali hanno sbagliato tutto ancora una volta. Nessuno vorrebbe essere un vampiro, se solo sapesse come sono fatti veramente. Di nuovo, io ve l’ho mostrato attraverso quella che voi considerate semplicemente arte gotica. A bassa voce commentate quanto alcuni di essi siano grotteschi e nemmeno vi rendete conto di guardare il mondo che vi circonda. Provo a mostrarvelo, ma voi non lo vedete. E non spetta a me preoccuparmene ancora.
Per molti secoli ho combattuto e ucciso i Demoni che si aggiravano intorno a noi e quasi ho dimenticato il motivo per cui stavo combattendo. A volte vorrei poter tornare nel Bianco, dove tutto è puro, per ricordare a me stesso la vera umanità. Nel Bianco c’è amore in abbondanza e io ho bisogno di sentirlo nell’anima, così da non dimenticare completamente la mia missione. Ma non mi è consentito – dannate regole – e oggi la mia umanità è quasi perduta. Nient’altro a parte fare sesso, mangiare e uccidere. L’immortalità non è una condizione invidiabile. Non sulla Terra. Il vostro mondo non è il Bianco e non può essere perfetto. Ma potrebbe essere migliore, se solo provaste a non farvi violenza l’uno con l’altro. I secoli passano, ma gli intenti rimangono gli stessi. E io sono qui solo per distruggere ciò che minaccia la vostra razza e provo soddisfazione quando ci riesco.
Di notte, seduto in cantina a bere vino, rischio di impazzire ricordando tutto ciò che ho visto e fatto. A volte mi capita. Senza Lucio, non so come sarei riuscito a mantenere la lucidità mentale, almeno per la maggior parte del tempo. Anche lui ne soffre, ma ama troppo la vostra ignorante razza mortale per arrendersi. Le strade di Roma vivono nella commedia e nella tragedia mentre io rimango a guardare nell’ombra. Non sono il supereroe di un fumetto e non sento il bisogno di fermare ogni cosa sbagliata al mondo. Non è il mio lavoro. Non posso fermare ogni pedofilo, ogni stupratore e ogni assassino. Ma, se lo siete, non impedirò ai Demoni di consumare la vostra anima. La mia missione è uccidere Demoni e proteggere la razza umana per quanto in mio potere. E con la mia arte spero di insegnarvi come salvare voi stessi. Certamente intervengo se mi imbatto in un episodio di violenza. Non sono una creatura senza cuore, anche se cerco di rimanere indifferente. Ma noi Guardiani siamo pochi e non possiamo proteggervi gli uni dagli altri. Il mondo è troppo grande e i crimini troppo numerosi per poterli controllare. È una tragedia, davvero, ma potrebbe essere molto diverso.
Sono solo, di solito, a meno che non combatta con i miei fratelli e la notte può consumarmi completamente se non uccido, non faccio sesso, o non creo.
Forse, un giorno, il contributo che ho dato salvando vite sulla Terra cancellerà gli errori che ho commesso nella mia esistenza mortale. Forse è già accaduto, ma il senso di colpa non mi abbandonerà mai. Voi siete così limitati con le vostre memorie mortali, ma per me è diverso. Io ricordo ogni minuscolo e banale dettaglio di ogni giorno che ho vissuto. Ho avuto il tempo di piangere la morte dei miei cari per più di un migliaio di anni. Ho assistito alla dipartita di tutte le persone che di volta in volta ho amato, compresi tre fratelli immortali. Ho rivissuto ogni momento in cui ho ucciso qualcuno che non avrei dovuto e quello è il peso che dovrò portare per sempre. Dopo aver visto la luce, il senso di vergogna per ciò che si è commesso nel buio è straziante.
Andrea Bocelli mi rilassa, ma c’è questa nuova musica elettronica che ispira la mia pittura. E, più importante, ben più importante, la musica mi predispone a uccidere. Sebbene, a essere onesti, per uccidere non abbia davvero bisogno della musica. Dopo tutto questo tempo mi viene naturale. Anche quando ero un Mortale, era naturale come respirare. Prima non mi servivano nemmeno espedienti per stimolare la creatività, ma dopo un migliaio di anni trovare l’ispirazione può diventare difficile. Troppo sangue sulle mie mani, troppi ricordi e troppe perdite. Divorerebbero il cuore anche alle creature più forti. E io non sono tanto forte. Anche dopo un migliaio di anni, on so niente di quello che sto davvero facendo qui. Conosco soltanto la morte e il sesso. Le uniche cose in cui sono bravo.
Siamo immortali, ma possono ucciderci, e possiamo perdere la speranza. Succede a tutti allo stesso punto, a dire il vero. Anche Lucio ha attraversato una fase simile. Lui è una Creatura Superiore e non è mai stato umano. Ma è più umano di tutti i Mortali e gli Immortali messi insieme. Se non fosse per la speranza sua e di Resiayana, e per il loro amore per la vostra razza, sareste perduti per sempre nelle Ombre che oscurano il vostro mondo. Consumerebbero le vostre anime come una piaga. A me non importa della vostra razza come importa a Lucio. Mi limito a uccidere e a divertirmi al Dark Heart, nome appropriato visto che alcuni degli Immortali che frequentano il club non sono migliori delle Ombre. E mi andava bene così… fino a oggi. Per questo dopo tanto tempo sono tornato a scrivere. Secoli fa ho posato la penna e impugnato il pennello. Ma adesso ho una storia da raccontare e non riguarda i Sette Peccati Capitali o i Nove Cerchi dell’Inferno. Quelle sono storie false, sebbene ognuna contenga una piccola verità. Proprio come esiste una piccola verità in ognuna delle storie che vengono raccontate. Dopotutto, gli Autori scrivono di ciò che conoscono. Io non faccio eccezione con questi racconti.
Ma ieri, oddio, ieri sono cambiato nel modo in cui tutti i Guardiani sperano. L’ho visto succedere a Guardiani più giovani di me e mi sono sempre chiesto se sarei stato punito, se Resiayana mi avrebbe fatto pagare gli errori commessi durante la mia vita mortale. All’inizio non l’ho riconosciuto per quello che era, ma quando ti ho vista i battiti del mio cuore sono accelerati e ho sentito crescere l’emozione dentro di me come non è mai accaduto in questi ultimi secoli. Ho percepito la tua anima delicata come se stesse inconsapevolmente sfiorando la mia, come una brezza gentile. No, non una brezza, una violenta tempesta di tuoni e fulmini che riportava il fuoco nei miei occhi grigi e freddi come l’acciaio. È così che si sentiva la tua anima. Ho avvertito la tua ansia e l’accelerazione del tuo cuore. Percepivo l’attrazione che quasi ti faceva perdere i sensi, e ardevo di desiderio. Non ti conosco, ma tu non sei come tutti gli altri.
Il mondo intero si è schiuso davanti a me. Una volta che lasci entrare una sensazione, devi tornare a sentire ogni cosa. Sono inondato dal tuo amore e dalla tua bellezza, e non esiste Guardiano che possa uscirne, quando sperimenta una cosa del genere.
C’è voluto così tanto tempo perché arrivassi, ma tu vali ogni secondo dei mille anni e più di attesa. Tu sarai l’unica in grado di riportare l’amore nella mia anima. Il mio scopo per combattere e per tornare a casa.
Perché tu non sei l’Oscurità, tu sei la Luce.
E perché tu sei Mia.