20: Omicidio

1423 Parole
Dopo essermi finalmente liberata di Niragi, finisco l'allenamento con Karube ed infine mi faccio una doccia per rinfrescarmi.  Sta sera dovrò affrontare un game, ci mancano ancora molte carte per completare il piano del Cappellaio e non sappiamo nemmeno se funzionerà, ma dobbiamo provare ogni opzione per tentare di uscire da questa distopica realtà. Visto che sono ancora debole fisicamente, il Cappellaio ha deciso di farmi portare la scorta con me, fortunatamente ci sono solo Karube ed un altro che non conosco. L'importante è sempre che non ci sia Niragi. Inoltre anche il Cappellaio dovrà partecipare ad un game e non capisco come mai non abbia voluto i lottatori al suo fianco. Dopo essere stati nell'arena del game, siamo riusciti a sopravvivere e abbiamo ottenuto la carta del 4 di fiori.  Torniamo alla Spiaggia e come sempre c'è festa e casino ovunque. Non sono molto in vena di festeggiamenti e perciò decido di andare semplicemente a dormire in camera mia. Stranamente non ho visto Niragi, beh meglio così. Mi addormento ma purtroppo questa pace dura poco, visto che dopo poche ore mi sveglio nel bel mezzo della notte. Mi giro e rigiro ma non riesco a dormire. Decido di alzarmi e magari cercare Chishiya e farci due chiacchere. Esco dalla mia camera, attraverso il corridoio per arrivare alle scale, ma qualcosa mi distrae. Sento dei rumori e delle voci che provengono dalla stanza del Cappellaio, sarà tornato dal game e ora starà parlando con qualcuno. Anche se non sento la sua di voce, ma quella di alcuni maschi. Mi avvicino incuriosita e appoggio l'orecchio sulla porta. Chissà cosa sta succedendo. -E ora come facciamo? -Dobbiamo dirlo agli altri. -Per ora lo terremo nascosto, faremo finta che non stia bene. Come? Chi non sta bene? -Lasciamolo qui, ci penseremo domani, quando ci saranno anche gli altri membri esecutivi. Aspetta, ma io sono un membro esecutivo, dovrebbero dirlo anche a me allora. Senza pensarci due volte apro la porta, ma forse non avrei mai dovuto farlo. Quello che vedo mi immobilizza. Il Cappellaio è steso su un tavolo e dopo un secondo mi rendo conto che quello è un cadavere. Resto impietrita, rivolgo uno sguardo a chi gli sta intorno, ovvero i lottatori, compreso Niragi. Tutti mi fissano spaventati e non sanno come comportarsi. "Prendetela." Ordina Aguni. Non posso neanche realizzare che mio zio sia morto perché mi tocca scappare e nascondermi da questi psicopatici assassini. Niragi prende la rincorsa verso di me, io continuo a scappare più veloce che posso. "MISAKI!" Mi grida lui mentre mi insegue. "Aiuto! Aiutatemi!" Inizio a chiedere aiuto ma nessuno sembra sentirmi. "Stai zitta cazzo!" Niragi mi raggiunge e mi tira i capelli, io cado a terra e prendo una testata così forte che svengo. Mi risveglio in una stanza buia, c'è solo una piccola lampadina che illumina un quarto di questa stanza. Sono legata su una sedia e mi hanno anche impedito di poter parlare per via del nastro adesivo sulla bocca.  Inizio a collegare i pezzi e l'immagine del cadavere di mio zio non tarda ad arrivare. Mi scende una lacrima, anche se non vorrei piangere. La porta si apre ed entrano tre figure. Niragi, Aguni ed un tizio tatuato con una katana in mano. "Ti sei svegliata finalmente." Mi dice Niragi avvicinandosi a me. Io lo guardo male, anche perché è l'unica cosa che posso fare. "Cosa ne facciamo di lei?" Chiede sempre lui ad Aguni. "La teniamo qui finché non annunceremo la morte del Cappellaio." Risponde lui. Niragi sorride e si avvicina a me. "Si ma" -mi prende i capelli e mi tira la nuca all'indietro- "intanto cosa ce ne facciamo di lei?" Chiede Niragi con tono malizioso. Io inizio a dimenarmi e provo a dire qualcosa ma dalla mia bocca escono solo piccoli urli. "Portala in camera mia." Afferma Aguni. Io inizio ad urlare ancora di più e cerco di liberarmi. Niragi mi afferra il collo con la sua mano e mi fa stare ferma. Mi guarda dritto negli occhi e ha un'espressione strana addosso. "Non credi che sia pericoloso portarla fuori da questa stanza? Qualcuno potrebbe vederla." Dice Niragi. "Portala in camera mia." Ripete Aguni scandendo bene le parole. Niragi mi tiene ancora stretta dal collo. "No." Risponde freddamente Niragi. Aguni si avvicina faccia a faccia a Niragi. "Sono io il capo ora e se voglio una cosa la ottengo." Ripete Aguni. "Me la porterai sta sera, ora andiamo." Niragi finalmente lascia la presa su di me ed esce insieme agli altri. Hanno intenzione di lasciarmi tutto il giorno qui? Passano alcune ore e ho provato in tutti i modi a liberarmi ma non c'è stato verso. La porta si apre, spunta Niragi, lascia il mitra a terra e si avvicina a me. "Come sta la mia bambolina?" Mi chiede lui sorridendo, anche se non mi sembra di buon umore. Io cerco di rimanere calma, devo provarle tutte per liberarmi. Provo a dire qualcosa ma ovviamente lo scotch me lo impedisce. "Se provi ad urlare ti ammazzo." Mi raccomanda lui. Annuisco. Mi toglie lo scotch. "Devo andare in bagno." Dico io. Lui alza gli occhi al cielo. "Cosa pensavi di lasciarmi tutto il giorno qui senza darmi né cibo né acqua e senza manco farmi andare in bagno?" Gli chiedo io. Lui sbuffa e viene dietro la sedia per slegarmi. Intanto si avvicina al mio orecchio. "Se provi a scappare non uscirai più da questa stanza, hai capito?" Mi avverte lui. "Si." Rispondo, anche se devo rischiare per forza.  La porta è letteralmente davanti a me e inoltre c'è anche il suo mitra lì per terra. Mentre mi slega si trova dietro di me, quindi è perfetto, basta essere veloci. "Ecco fatto, il bagno è lì a sinistra." Mi dice lui, ma io ormai mi sono già alzata e corro verso la porta. "Cazzo stai ferma!" Mi grida lui dietro. Apro la porta e una lama è già posta sotto il mio mento. Tiro un urlo e cado a terra. Il tizio tatuato mi punta la katana addosso. "Sei davvero stupida dolcezza." Sbotta Niragi mentre mi rialza da terra. Mi da una spinta e mi butta dentro il bagno. Che scema, dovevo pensarci che Niragi non sarebbe venuto qui da solo... Sento una presenza che si appoggia dall'altro lato della porta del bagno. "Sei davvero tanto bella quanto idiota." Dice Niragi. "Perché mi fate questo? E perché devo essere trattata come un oggetto?" Chiedo io avvicinandomi alla porta. Niragi la apre di colpo e se la richiude alle spalle. "Non ti metterà neanche un dito addosso." Mi dice lui con un tono arrabbiato. "A te cosa importa." Rispondo io. Lui prova a dire qualcosa ma alla fine sta zitto. Mi lega di nuovo alla sedia per poi andarsene via con il suo amico. Si fa sera e sono rimasta qui da sola tutto il tempo, dopo che Niragi se n'è andato via.  Mi chiedo se Karube o Chishiya mi abbiano cercata o se sappiano che mio zio è morto e poi chissà come è morto... Mentre mi perdo tra i miei pensieri, la porta si apre ed è il momento di agire. Aguni non c'è, come immaginavo. Ovviamente c'è l'altro. Niragi viene verso di me. "Aguni vuole divertirsi con te, ora ti slego e se proverai ad atteggiarti come una sospettata ti sparo." Afferma lui. Io sto zitta. Sono pronta. Niragi mi slega e appena finisce, mi alzo e con tutta la forza che ho prendo la sedia e la tiro addosso all'uomo con la katana. Quest'ultimo cade a terra e sembra essere svenuto. Inizio a correre, però come una stupida cado a terra. Niragi mi prende per la caviglia e mi trascina dentro la camera di nuovo. "No lasciami stare!" Esclamo io, ma lui mi prende e mi mette un pezzo di nastro adesivo sulla bocca, poi mi afferra i polsi.  Mi lega anche quelli, poi mi prende e mi fa cadere sul letto, per poi avventarsi su di me. "Perché non stai ferma bambolina?" Mi chiede lui tenendomi le braccia sopra la mia testa e bloccandomi completamente. Provo a dire qualcosa ma lo scotch non me lo permette.  "Come scusa? Vuoi che ti tocchi?" Mi chiede lui con aria divertita. Io riesco finalmente a dargli un calcio e mi alzo dal letto. Mi tolgo il nastro dalla bocca. "Aiuto!!!" Grido. Due secondi dopo vengo scaraventata contro il muro e Niragi mi stringe così tanto il collo che perdo il fiato. "Sai cosa ti dico, fanculo Aguni ci penso io a te."
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