Canto XXXII

1043 Parole

Canto XXXII Tant’eran li occhi miei fissi e attenti a disbramarsi la decenne sete, che li altri sensi m’eran tutti spenti. 3 Ed essi quinci e quindi avien parete di non caler - così lo santo riso a sé traéli con l’antica rete! -; 6 quando per forza mi fu vòlto il viso ver’ la sinistra mia da quelle dee, perch’io udi’ da loro un «Troppo fiso!»; 9 e la disposizion ch’a veder èe ne li occhi pur testé dal sol percossi, sanza la vista alquanto esser mi fée. 12 Ma poi ch’al poco il viso riformossi (e dico ‘al poco’ per rispetto al molto sensibile onde a forza mi rimossi), 15 vidi ‘n sul braccio destro esser rivolto lo glorioso essercito, e tornarsi col sole e con le sette fiamme al volto. 18 Come sotto li scudi per salvarsi volgesi schiera, e sé gira col seg

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