Canto XXXI

947 Parole

Canto XXXI «O tu che se’ di là dal fiume sacro», volgendo suo parlare a me per punta, che pur per taglio m’era paruto acro, 3 ricominciò, seguendo sanza cunta, «dì, dì se questo è vero: a tanta accusa tua confession conviene esser congiunta». 6 Era la mia virtù tanto confusa, che la voce si mosse, e pria si spense che da li organi suoi fosse dischiusa. 9 Poco sofferse; poi disse: «Che pense? Rispondi a me; ché le memorie triste in te non sono ancor da l’acqua offense». 12 Confusione e paura insieme miste mi pinsero un tal «sì» fuor de la bocca, al quale intender fuor mestier le viste. 15 Come balestro frange, quando scocca da troppa tesa la sua corda e l’arco, e con men foga l’asta il segno tocca, 18 sì scoppia’ io sottesso grave carco, fuori sgorg

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