Canto XIII

993 Parole

Canto XIII Noi eravamo al sommo de la scala, dove secondamente si risega lo monte che salendo altrui dismala. 3 Ivi così una cornice lega dintorno il poggio, come la primaia; se non che l’arco suo più tosto piega. 6 Ombra non lì è né segno che si paia: parsi la ripa e parsi la via schietta col livido color de la petraia. 9 «Se qui per dimandar gente s’aspetta», ragionava il poeta, «io temo forse che troppo avrà d’indugio nostra eletta». 12 Poi fisamente al sole li occhi porse; fece del destro lato a muover centro, e la sinistra parte di sé torse. 15 «O dolce lume a cui fidanza i’ entro per lo novo cammin, tu ne conduci», dicea, «come condur si vuol quinc’entro. 18 Tu scaldi il mondo, tu sovr’e

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