XXVI.Poiché Dinny non disse più una parola sull’argomento che teneva tutti preoccupati, nessuno lo toccò più, e di questo era profondamente riconoscente. Passò tre giorni sforzandosi di nascondere che era molto infelice. Non aveva avuto nessuna lettera da Wilfrid, nessuna notizia da Stack; certo, se fosse successo qualche cosa, quest’ultimo l’avrebbe avvertita. Il quarto giorno, sentendo che non poteva più sopportare un tale stato d’incertezza, telefonò a Fleur per chiederle se poteva andare da loro. L’espressione di suo padre e di sua madre, quando li avvertì che se ne andava, la commosse come quella di un cane che scodinzola quando si sta per lasciarlo. Quanta più efficacia avevano le preghiere silenziose che i rimproveri continui! Nel treno fu assalita da un timor panico. Aveva fatto

