Capitolo XII-2

2530 Parole

«Perché non voglio esser io a farvi morire di freddo!» risposi. «Di' piuttosto che mi volete negare ogni possibilità di vita,» gridò con ira. «Però non sono ancora un'invalida; aprirò da me.» E scivolando giù dal letto prima che riuscissi ad impedirglielo, attraversò con passo incerto la stanza, aprii i vetri e si affacciò incurante dell'aria rigida che le avvolgeva le spalle. La scongiurai, poi cercai di costringerla a togliersi di là. Ma subito mi accorsi che la sua forza nervosa era di molto superiore alla mia, e mi convinsi che i suoi atti e quel suo vaneggiare erano gli effetti di un reale delirio. La notte era senza luna, tutto era immerso in un'oscurità nebbiosa; non c'erano luci in nessuna casa, nè lontana, nè vicina; ovunque erano state spente già da tanto tempo, e quelle di Wut

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