CAPITOLO 12

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CAPITOLO 12 La tempesta si affievolì gradualmente dopo circa tre ore e mezza. Le nuvole scure abbandonarono il cielo dirette a sud-ovest, lasciando intravedere i timidi raggi di un sole opaco. Gaia si destò trovando Sajan disteso al suo fianco. Sentendo i motori della nave che si animarono, lo baciò sulla guancia. «Dobbiamo prepararci», gli sussurrò all’orecchio. Il ragazzo aprì lentamente le palpebre e le sorrise. Gaia scese dal letto, iniziò a recuperare i vestiti. Si sentiva un peso, grosso come un macigno, gravarle alla bocca dello stomaco. Non ci mise molto a comprendere a cosa era dovuto. Era un senso di colpa, intenso e profondo, per il tradimento fatto a Michele, distante chilometri e chilometri di distanza. Gaia ne era sicura, se lui fosse stato lì, assieme a lei, l’avrebbe

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