CAPITOLO 11

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CAPITOLO 11 Il mattino successivo, il cielo gravava sopra il lago, denso di nubi scure che preannunciavano un intenso temporale. La Sudno si stava dirigendo nuovamente a nord-est, verso l’isola di Ol’chon. L’intento della squadra di ricercatori era quello di ritrovare le foche di Sajan e di vedere se le telecamere avevano registrato qualcosa durante i loro spostamenti. Gaia uscì sul ponte e lanciò un’occhiata al cielo grigio. Per quel giorno non ci sarebbero state immersioni. Sbuffò dalla delusione e, abbassando lo sguardo sul lago, si impietrì. Qualcosa di grigiastro galleggiava tra i flutti, a pochi metri dalla nave. «Fermate i motori! Fermate i motori!», gridò, scattando verso la sala comando. Quando entrò nella stanza, ripetendo l’ordine a gran voce, il capitano Mafusuilov Bulaga

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