26 dicembre Giorgia Beh, prima di tutto volevo ringraziarla, dottoressa. Non è da tutti lavorare anche a Santo Stefano, e lei avrà senz’altro di meglio da fare che stare qui ad ascoltare ’sta pazza. Però in questi giorni sentivo proprio il bisogno di parlarle, di sapere che c’è qualcuno che mi ascolta. Voglio dire, a causa della mia malattia non mi posso fidare di nessuno, tanto meno di me stessa. Sotto le feste corro il rischio di ciondolare per strada circondata da volti estranei. Ma qui nel suo studio mi sento al sicuro, perché se perfino lei mi sembra ogni volta una persona nuova, il posto è sempre quello vecchio. Vecchio e accogliente. Non mi posso sbagliare, e comunque. Comunque nelle ultime settimane mi sono allenata parecchio con le tecniche che mi ha suggerito. Quelle per ricon

