Capitolo 4Il fatto che l’ospedale di Albenga fosse appena stato ultimato, che odorasse ancora di nuovo prima che di malattia, non migliorava lo stato d’animo di Rebaudengo, perché per quanto lucido e moderno, sempre di ospedale si trattava e lui era ipocondriaco alla grande. Non appena varcava la soglia di questo tipo di edificio, che fosse ottocentesco o avveniristico, subito gli compariva qualche dolore inquietante, al petto (infarto), all’addome (cancro), alla testa (avvisaglia di ictus o rottura di aneurisma). Non poteva certo entrare di gran carriera al pronto soccorso o nella terapia intensiva urlando: “Aiuto, sto per morire, fate qualcosa!”. Così si limitava ad avanzare nei corridoi, cercando di sbrigare la faccenda per cui ci era andato, con la salvezza ad un passo, lì, a portata d

