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2014 Parole

X L’anno successivo, Eleonora Cibo fu promessa a Gianluigi Fieschi, che avrebbe sposato nel 1543 dopo lunghe trattative iniziate anni prima. Ricciarda fece disperati tentativi per maritare la figlia con altri nobili più inclini all’Impero ma tutti rifiutarono. Il conte Sforza di Santa Flora declinò il suo interesse a causa della dote troppo misera di Eleonora e anche il conte Perleza rifiutò il matrimonio per lo stesso motivo. Conservo ancora la lettera che mi capitò tra le mani rivolta proprio al Perleza. […] perché la me ricerca ch’io le dica la dote de la filiola, per poter gagliardamente far questo officio, gli dico che sarà dicioto mila scudi. Dodeci mila pagarli quando la menerà li sei milla tempo tre anni a du milla per anno.[1] Inutile negarlo, le rendite dello stato massese e

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