E rivolgendosi all’oste, così proseguì il discorso: “E tu, messere Anuello, come mai non ti vergogni di consigliarlo in tal guisa, ed hai anche la temerarietà di accompagnarlo?” A tali rampogne il Guerrino conobbe che costui non parlava per ira o per malevolenza, ma lo faceva a buon fine come farebbe un caro padre. Per questo, anziché adirarsi, così prese a dire a quell’ufficiale: “Gentiluomo, voi certamente parlate con buona intenzione, ed io accetto i vostri saggi suggerimenti, come un figlio rispettoso ascolta i consigli di un padre amorevole. Però sappiate che io non vado dalla Sibilla per nessun fine disonesto e malvagio, o per commettere nessun fallo e peccato: ivi mi reco per rintracciare mio padre, essendo ciò stato accertato da taluni indovini i quali mi dichiararono che solo qu

