Giunto a un certo luogo dove il terreno sembrava più spazioso, fatto cioè a guisa di campo, si trovò in una specie di piazza quadrata, che da ogni lato aveva rive altissime, e di faccia aveva un altro monte assai ripido ed altissimo. Qui, riposandosi alquanto, il Guerrino gridò ad alta voce: “O maledetto Dragone, quanto sei brutto e laido, con quelle tue ali terribili ed orrende!” E questo diceva, perché gli pareva che quel monte somigliasse a uno spaventevole e fiero Drago, le cui estremità prendeva per due ali immense. Ciò che aveva davanti figurava la testa, e il cammino da lui percorso, la coda. Fattosi animo andò innanzi, finché si vide presso l’entrata di quattro caverne oscure, dove si fermò prima di procedere oltre, a motivo che quel poco di sole che vedeva, stava per scomparire d

