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1013 Parole
Mi girai verso la voce che avevo riconosciuto subito e mi ritrovai Sophie accanto "ma tu sai dov'è?" lei sembrò essere persa nei pensieri ma subito dopo annuì. Bucky "Beh uhm io vado a cercare Thor" spostai lo sguardo su di lei che dopo aver lasciato una banconota da 5 sul tavolo uscì. Spostai lo sguardo sulle mie mani e ripensai all'anello che portava al dito, quindi aveva detto di sì a quel damerino?. "Non ci posso credere" borbottai a bassa voce prima di alzare lo sguardo su Steve "Bucky sei davvero un'idiota" disse Sophie prima di assestarmi un colpetto sulla spalla e uscire di corsa per seguirla. "Devo darle ragione, ma mi spieghi che fai? Mi avevi promesso che le avresti parlato civilmente e che fai? La ignori". "Anche lei ha fatto così con me, e sai che non sono uno a cui piace pregare la gente" Tony tossì e noi ci girammo verso di lui. "No scusate mi era venuta una battutina sul sesso ma non mi sembra il caso in questo momento" Natasha ridacchiò mentre io alzai gli occhi al cielo. "Bene, vado anche io" Natasha si alzò e si avvicinò al mio orecchio "e perfavore vedi di andare da lei, mi sembra strana tutta questa storia del matrimonio". Io la guardai ma istintivamente annuì e uscì dalla gelateria con le mani nelle tasche, dove poteva essere Thor se non alla torre a scolarsi tutte le riserve di Coke? Sbuffai ricordandomi dopo di essere venuto in auto con Tony e Steve e iniziai ad incamminarmi verso la torre. "Non posso crederci che si sia messa con quell'idiota, davvero non ci posso credere" calciai un sassolino e svoltai l'angolo imbattendomi in qualcuno, la riconobbi subito e grazie ai miei riflessi riuscì a prenderla prima che cadesse per terra. Mi guardò negli occhi per un tempo che sembrò interminabile "Bucky eccoti qui" guardammo Sophie che mi stava guardando sorpresa. "Stavo andando da Thor" affermai lasciandole la vita, ormai era perfettamente in equilibrio tanto "allora vieni con noi" disse sempre Sophie mentre lei non proferiva una parola. Teneva la testa bassa e non diceva nulla, sospirai e ritornai lo sguardo su Sophie "ok". Iniziammo a camminare e riportai il mio sguardo su di lei, vedendo che camminava qualche passo avanti a me senza dire nulla. "Allora la smettete?" sbottò Sophie dopo qualche metro di strada girandosi verso di noi "smettere di fare cosa Soph?". Lei iniziò a muovere le braccia in maniera strana e disse "questo. Se volete parlare fatelo adesso, altrimenti rompete la tensione che c'è tra voi due perché mi sento di troppo qui". Mi girai verso di lei nello stesso istante in cui si voltò verso di me e incontrai il suo sguardo "ecco visto? basta me ne vado, parlate o vi giuro che non entrate in casa" ci puntò un dito contro facendomi spuntare un lieve sorriso. "Sophie dai, ti sembra il caso di fare cosi? Evidentemente non vuole-" "no ha ragione parliamo" disse lei a voce bassa cogliendomi di sorpresa. "Vuoi parlare con me?" le chiesi nuovamente "dopo tutto quello che è successo tu hai ancora intenzione di parlare con me?". La vidi annuire e salutò Sophie che le sussurrò qualcosa all'orecchio, prima di allontanarsi verso il parco più vicino. Prese posto su una panchina e mi fermai lì davanti, lei alzò lo sguardo e mi fece con la testa cenno di prendere posto accanto a lei, e lo feci. "Quindi..." la guardai "quindi...mi dispiace per quello che è successo" mormorai a bassa voce iniziando nervosamente a torcermi le dita della mano coperta dal guanto. "Si dispiace anche a me" sussurrò lei a bassa voce non staccando lo sguardo dal mio, "non sarebbe dovuta andare così" aggiunsi io prendendole la mano. Lei scosse la testa e fece un lieve sorriso "già, non sarebbe affatto dovuta andare così", guardai la sua mano piccola proporzionata alla mia di vibranio e mi scappò un sorriso. "Perché sorridi?" mi chiese lei facendo si che la guardassi nuovamente "perché mi fai sorridere tu" confessai di getto. Osservai le sue guance colorarsi di rosso e sorrisi ancora, iniziai ad accarezzarle la mano e lei spostò lo sguardo su di esse, sulle nostre mani insieme. Sospirai e mi dissi ora o mai più, prima di scorrere più vicino a lei, guadagnandomi una sua occhiata confusa, portai la mano destra sulla sua guancia libera e scostai dolcemente una ciocca di capelli che le era finita sul viso. "Che fai?" mi chiese lei sorridendo lievemente mentre le sue guance continuarono a colorarsi sempre più di rosso. "Una cosa che volevo fare da un po', solo che purtroppo ho perso tempo" sussurrai avvicinando il mio viso al suo, chiuse gli occhi e io la seguì. "Non posso Bucky" lei si tirò indietro e io riaprì gli occhi mentre la sua voce mi arrivava alle orecchie. Il suo sguardo si calò sull'anello al dito e il mio sguardo la seguì, io mi allontanai un po' e sospirai "hai ragione scusami, non avrei dovuto farlo". Lei mi prese la mano e notai i suoi occhi farsi lucidi "che succede?" le chiesi sentendo una nota di agitazione crescere in me senza alcun motivo. "Non lo so Bucky, mi fa male l'anello" sussurrò stringendo gli occhi, spostai lo sguardo sull'anello e notai come tutto intorno stava diventando rosso. "Levalo" le dissi provando a levarlo ma ritirai la mano quando mi arrivò una scossa elettrica, spostai lo sguardo su di lei e le accarezzai la guancia "ehi guardami andrà tutto bene okay?". Le scappò un singhiozzo e la strinsi a me mentre la sua testa si posava sul mio petto "mi sento strana Bucky, mi sento così strana, come se fossi fuori posto, come se qualcuno mi stesse ordinando cosa fare". Le accarezzai i capelli con la mano destra mentre la sinistra si stringeva a pugno, era stato quel biondo a farle questo? Beh chi altro avrebbe potuto farlo, "va tutto bene mh?" le asciugai le lacrime e le rivolsi un leggero sorriso seguito da un bacio sulla fronte. "Risolveremo anche questa insieme".
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