“Beh sì. È stato per una vita mio vicino di casa, quando ero ragazzino. Lo è tutt’ora mio vicino. Cosa c’entra però Robino adesso?” “Forse è meglio se mi segui, Tom. Di là, nella sala consiliare. Abbia pazienza.” Mi fece strada e io lo seguii. Dentro di me sentivo in lontananza i tuoni che anticipano un brutto temporale. Max si sedette sul lungo tavolo per i consigli comunali e si stirò i pantaloni sulle cosce, evitando che facessero pieghe. Mi lanciò un’occhiata che parlava da sola: pericolo in arrivo. Io incrociai le braccia sul petto, quindi mi feci avanti. “Che c’entra Giovanni Robino, Massimo?” “È una storia di ieri. Ma prima devo chiederti ancora una cosa. Se ti dico località Nerche, a Orsara Bormida, campo di terra di circa due ettari, tu che rispondi?” “Che non ho la minima i

