«Okay, bene.» Paxton lo guardò, sbattendo le palpebre. «Okay?» «Sì, va bene. Se questo tranquillizzerà te e il consiglio, lo sopporterò.» Suo padre fece il giro della scrivania e lo attirò in un abbraccio, dandogli una pacca sulla schiena. «Grazie, figliolo.» La rabbia si prosciugò dal corpo di Colton mentre ricambiava quella stretta. «Di niente, papà.» Paxton si scostò per prendergli il viso tra le mani. «Se ti serve qualsiasi cosa chiamami, va bene?» «Lo farò,» promise Colton. «Meglio che vada. Ho del lavoro da recuperare.» «Figliolo, prenditi quelle cavolo di ferie.» «Forse, non faccio promesse.» Colton lo salutò e si diresse verso la porta. Non appena se la chiuse alle spalle e furono nel corridoio, si girò verso Ace. «Fai quello che devi sulla mia proprietà e alla casa, ma no

