— Forse — andava dicendo a sè stessa — forse questa poverina a lungo andare così trascurata ed oppressa, avrebbe finito per ripiegarsi in sè stessa, a nascondere i propri sentimenti, a darsi alla dissimulazione. E sarebbe stato una rovina!... Mentre conversava fra sè e sè, la sua manina bianca e affilata correva rapida sul cartone che le stava dinanzi inclinato; ed una sua mossa, ora nervosa, ed ora morbida, lasciava un contorno di fiore, un bocciolo, una foglia. Pochi tratti di pennello, due tocchi, ed uscire bella da parere vera, una fronda di biancospino, una rosellina da siepe. Altri quattro tratti più risoluti, ed ecco un rosso papavero, un mazzo di soffioni, un ramo di edera, un oscuro folto intreccio di fronde. Quel copiare la natura le dava un gusto squisito, un piacere intellettu

