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19 Il giorno dopo, avendo posato delicatamente sul tavolo del salotto il suo bastone nodoso, la sua pipa e la sua vecchia valigia a fiori, Choulette salutò la signora Martin che leggeva alla finestra. Andava ad Assisi. Si era vestito con una tunica di pelle caprina e somigliava ai vecchi pastori del presepe. «Addio, signora. Lascio Fiesole, voi, Dechartre, il troppo bel principe Albertinelli e quell’orco gentile di miss Bell. Vado a visitare la montagna d’Assisi, che, dice il poeta, bisogna chiamare non più Assisi, ma Oriente, perché è da lì che si è levato il sole dell’amore. Vado a inginocchiarmi davanti alla cripta beata in fondo alla quale san Francesco riposa nudo, in una nicchia di pietra, con una roccia per guanciale. Perché lui non volle portar con sé nemmeno un lenzuolo da quest

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